Ragazzino, lasciaci lavorare: cittadini docili e affari d'oro
L’avv. Vincenzo Amato, esponente di spicco del PD ed assessore designato alle ultime elezioni provinciali, ci segnala un interessantissimo articolo pubblicato su La Repubblica il 20/08/2008 a firma di Nadia Urbinati, “adatto alla situazione locale la quale, a mio giudizio - scrive l'avv. Amato - rispecchia fedelmente l'analisi dell'autore dell'articolo” (link sotto). E’ chiaro che l’avv. Vincenzo Amato ha scelto, nella vita, di ragionare, attribuendo alla politica un ruolo distinto dagli affari di bottega, dall’affarismo e dall’avido interesse dei comitati. E’ chiaro che Amato concordi con la Urbinati quando dice “chi detiene il potere politico non è naturalmente amico del dissenso e di chi lo esercita, nemmeno quando al potere vi giunge per vie democratiche”. La Urbinati cita Tocqueville: "il potere ha addomesticato la politica facendo posto al dissenso". "Grazie al liberalismo le società moderne sono riuscite a imbrigliare le tendenze tiranniche e dispotiche di governi e governanti e infine a eliminare l' uso della violenza dalla politica". Per questa ragione una società docile non è una società libera. "Mentre gli antichi tiranni e monarchi usavano la tortura e le punizioni esemplari nelle pubbliche piazze, il moderno potere non ha più bisogno di usare la violenza diretta; usa invece una specie di addomesticamento. I cittadini docili assomigliano a una massa di spettatori: ad ascoltare e, semmai, applaudire o fischiare alla fine dello spettacolo. Come bambini, diventiamo tanto mansueti da non sentire più il peso del potere".
Si, la tortura e le punizioni non vengo più inflitte in pubblica piazza, anche perché occupata da famosi cantanti, sagre e notti bianche, divenuti buoni affari, mentre il potere si adora nel clamore dei fuochi d’artificio, come fossero il frutto di un parto 'multigemellare' assai sofferto (ma stupefacente) di sindaci-partorienti, gravidi da 12 mesi. Insomma, non più Festa, Farina e Forca ma Festa, Farina e Folk. http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/08/20/italia-docile-che-ha-perso-dissenso.html.
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