
L’avv. Vincenzo Amato, esponente di spicco del PD ed assessore designato alle ultime elezioni provinciali, ci segnala un interessantissimo articolo pubblicato su La Repubblica il 20/08/2008 a firma di Nadia Urbinati, “adatto alla situazione locale la quale, a mio giudizio - scrive l'avv. Amato - rispecchia fedelmente l'analisi dell'autore dell'articolo” (link sotto). E’ chiaro che l’avv. Vincenzo Amato ha scelto, nella vita, di ragionare, attribuendo alla politica un ruolo distinto dagli affari di bottega, dall’affarismo e dall’avido interesse dei comitati. E’ chiaro che Amato concordi con la Urbinati quando dice “chi detiene il potere politico non è naturalmente amico del

Si, la tortura e le punizioni non vengo più inflitte in pubblica piazza, anche perché occupata da famosi cantanti, sagre e notti bianche, divenuti buoni affari, mentre il potere si adora nel clamore dei fuochi d’artificio, come fossero il frutto di un parto 'multigemellare' assai sofferto (ma stupefacente) di sindaci-partorienti, gravidi da 12 mesi. Insomma, non più Festa, Farina e Forca ma Festa, Farina e Folk. http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/08/20/italia-docile-che-ha-perso-dissenso.html.
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