Quando Capo d'Orlando era un po' gioiosana

L'urbanizzazione di Capo d’Orlando passa attraverso i Villanti di Gioiosa Marea, come descritto dall'arch. Sidoti Migliore

Alla fine del 1900 Capo d'Orlando era un borgo di poche case di pescatori, concentrate tra l’attuale via Veneto, via Tripoli e la spiaggia. La trasformazione avviene quado si intuiscono le prospettive di sviluppo commerciale del centro”, in conseguenza della costruzione della ferrovia Pa-Me e della S.S. 113. I terreni erano praticamente agrumeti e proprietari erano alcune famiglie nasitane facoltose, i Parisi e i Piccolo. La manifestazione commerciale di spicco, per la festa della Madonna, era la fiera bovina ed equina. “In seguito, come racconta l'arch. Sidoti Migliore, i Piccolo vendettero ai Villanti di Gioiosa Marea la loro tenuta. “Intanto, la floridezza economica dell’abitato e l’aumento della popolazione facevano crescere la richiesta di terreni a scopo edificatorio”. Dopo il 1923 un metro quadrato di terreno edificabile, che prima del 1920 valeva dalle quattro alle otto lire, si vendeva a 50-60 lire. (leggi tutto)
Fonte e immagine (Capo d’Orlando nel 1664, in un disegno di W. Schellinks):
http://www.archinebros.it/public/displayonecat.asp?dismode=article&artid=6

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