Andrea Camilleri, il Cern e l'ing. Salpietro

Lo scrittore Andrea Camilerri svela il suo interesse per la ricerca nucleare ed esorta a puntare sui ricercatori italiani, tra questi l'ing. Ettore Salpietro di Gioiosa Marea.
“Ogni novità porta dei rischi e l'uomo a volte reagisce con la paura", ha detto ieri a Roma il creatore di Montalbano, presente alla diretta (all'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) con il Cern, per l'avvio di LHC, il più grande acceleratore di particelle nel mondo, la più grande macchina per la scienza costruita dall'uomo. "Curiosissimo di ciò che riguarda tutta la conoscenza", come lui stesso si è definito, lo scrittore Andrea Camilleri ha affermato: "Ho sentito di vivere un momento epocale, speriamo che esperimenti di questo tipo, che vedono una forte partecipazione italiana, possano aiutare a far superare il dislivello che c'è fra il valore dei nostri scienziati e il riconoscimento che viene dato loro in patria". "Il rapporto fra gli italiani e la scienza - ha detto - è bellissimo, peccato che nel nostro paese la ricerca è presa in considerazione solo se dà frutti quantificabili in borsa e bistrattata se riguarda cose percepite come troppe lontane ed astratte”.
E proprio tra questi scienziati italiani cui Camilleri ha fatto espresso riferimento, ve n’è uno di Gioiosa Marea, tra i più rappresentativi, l’ing. Ettore Salpietro, del quale abbiamo avuto modo di parlare a proposito del Primo incontro internazionale “Fusione ed Acceleratori (FAM)”, svoltosi a Brolo sino allo scorso 29 maggio, presente la comunità internazionale di fisici nucleari. A dar vita all’incontro scientifico, che ha fatto accendere i riflettori dei media mondiali su Brolo, è stato proprio il professor Ettore Salpietro, brolese di nascita e gioiosano di adozione, fiore all’occhiello della scienza italiana nel campo della ricerca sul nucleare.
“Credo che la paura che uno può avere è la paura di fare l’esperimento, non quello che può succedere durante l’esperimento. Cioè fare un esperimento che in qualche modo confermi o non confermi quello che è un’ipotesi, una teoria, etc. E c’è sempre la possibilità di uno scacco. Ma credo che la possibilità di uno scacco vada contemplata quotidianamente per chiunque faccia ricerca e per chiunque faccia letteratura. E’ la stessa cosa. Quindi l’emozione è il sollievo della riuscita, della partenza dell’esperimento", da detto lo scrittore Andrea Camilleri. http://magnets-industry-workshop.web.cern.ch/magnets-industry-workshop/presentations/10_ITERtalk_Alfredo_Portone.pdf

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