Don Puglisi, il martirio e la sosta vietata a Gioiosa

(Gioiosa M., 14 sett. 2008) - Presso l’ufficio parrocchiale di Gioiosa Marea, fra le non tante foto affisse sui muri, tra Papi, monsignori, ecc. vi è la foto di '3p', Padre Pino Puglisi, che conversa con il nostro Arciprete, reverendo Salvatore Danzi. Per la verità, non avendolo riconosciuto subito ho chiesto chi fosse quel prete che veniva immortalato assieme a Lui e ho scoperto che il reverendo Danzì lo conosceva bene, aveva con Lui un buon rapporto, al punto che avendo avuto '3p' il 'privilegio' di prendere una multa per divieto di sosta, rilevata e redatta di proprio pugno dal comandante dei vigili urbani di Gioiosa Marea (a quell'epoca), Pippo Ameisi, l'aveva lasciata al nostro parroco, sperando nella provvidenza Divina. Sono convinto, anzi ne sono certo, che il buon reverendo Danzì avrà pagato di tasca sua la multa e che questa sarà fra le poche, se non l’unica, che il buon Ameisi, anche lui ormai nel mondo dei giusti, avrà elevato in tutta la Sua carriera. Fin qui una storia, anche insignificante, se volete, ma utile per entrare in argomento. Il 15 settembre p. v. ricorre il tredicesimo anniversario dell’uccisione di don Puglisi, tutti ne commemoriamo il gesto eroico, il martirio, il sacrificio, la scomparsa di un uomo, di un prete, del sacerdote che ha fatto missione della Sua vocazione, di uno di noi, di uno della nostra zona (don Pino Puglisi era di Piraino, dove padre Danzì fu a lungo arciprete) e, non me ne voglia nessuno se limito la grande figura di '3p' a livello territoriale. Lo faccio solo per evidenziare la tristezza, la disperazione che da tanto tempo ammanta la quotidianità di queste zone. Raffaele Ianniello Foto proprietà privata rev. Salvatore Danzì

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