Gioiosa M. e Montevideo unite dalla Murga

Gioiosa Marea, 18 ottobre 2008 - Gioiosa Marea News, in seguito ad un articolo pubblicato su Gioiosa Marea News col titolo ’Carnevale 2009 targato Maraffa’, ha dato inizio ad un dibattito culturale, i cui sviluppi potranno dare sbocco ad una fase operativa che è facile intuire dall'articolo che segue, scritto in escluiva per Gioiosa Marea News da Antoaneta Roman (nella foto in alto a sinistra), studentessa al Master in Comunicazione all’Università di Québec a Montréal, andata a Montevideo per studiare la Murga.
Montevideo, 18 ottobre 2008 - Cari gioiosani, avendo letto su questo blog l’articolo ’Carnevale 2009 targato Maraffa’, vi scrivo per condividere con voi le mie impressioni del Carnevale uruguayano. Ho già scritto prima al gentile moderatore di Gioiosa Marea News per raccontargli del mio progetto. Sono rumena, studentessa al Master in Comunicazione all’Università di Québec à Montréal e sono andata a Montevideo da gennaio ad aprile 2008 per studiare la Murga, teatro musicale carnevalesco uruguayano, soggetto della mia tesi. Ho ricevuto una borsa di studio approvando il mio stage internazionale e vi sono andata da sola, per il mio studio etnografico, senza essere in contatto con alcuna università di Montevideo. Una vera avventura, insomma, molto piacevole anche perché da loro l’estate arriva quando noi tremiamo (di freddo, ndr) in pieno inverno.La Murga c’entra con la commedia dell’arte, il teatro popolare spagnolo – la zarzuela, con il carnevale di Cadiz, con la musica popolare e la tradizione cattolica del Carnevale che precede la Pasqua. Nessuno sa quando è davvero nata la Murga, si dice che il suo nome è una versione corrotta di musica (musga, murga). Verso la fine del secolo XIX probabilmente, con le influenze di tanti immigranti da tante parti del mondo, e certamente quella degli schiavi africani. La Murga è percussione - bombo, rullante e i piatti; canto corale (12-15 uomini, formando una polifonia di tre voci); ballo grottesco; poesia; ironia; recitazione; trucco e costumi fantasiosi e colorati. Lo spettacolo dura 45 minuti sul palco scenico del Teatro d’Estate, dove si sviluppa il concorso che dura più o meno 6 settimane. Sissignori, è il carnevale più lungo del mondo! Per di più ci sono tanti gruppi di Murga: nel 2008 hanno partecipato al concorso non meno di 23. In più di loro nel carnevale vi sono parodisti, riviste, umoristi e ‘negros y lubolos’ (che fanno allusione alla vita degli schiavi e assomigliano di più al carnevale brasiliano, con le sue ballerine ed i suoi ritmi scatenati) di una volta ciascuno coinvolgendo una certa parte di musica, danza e umore, ma senza la critica sociale e politica della Murga.La principale attrazione di questo tipo di spettacolo e precisamente che tutti i discorsi pubblici vengono rimessi in discussione, ironizzati, parodiati, reinterpretati, sia quello politico come quello pubblicitario e mediatico. Siccome tra gli artisti vi sono poco professionisti, la Murga è praticamente un’espressione delle opinioni popolari, la voce della gente, che s’interroga su se stessa, si auto-critica ed arriva a ripensarci. Un po’ anche come i canta storie italiani. La musica è spesso anche quella una parodia di canzoni conosciute, il cui senso è ironizzato e cambiato, non viene perdonato neanche l’inno nazionale. Lo spettacolo comincia con la presentazione, molto lirica, dove si parla della Murga che sta tornando, di sogni e illusioni, primavera dello spirito, nave alata della fantasia, etc. In continuazione vengono i couplets, dove sono presi in giro i politici, le star, gli uomini d’affari, le grande compagnie, ma anche le idiosincrasie degli stessi uruguayani. Si ferma con la retirada, un’altra parte melodrammatica dove il gruppo lamenta il fatto di dover partire, pero con la promessa di tornare ancora e sempre, come il carnevale che non muore mai, come la speranza, l’amore e la solidarietà della gente. Quando scendono dal palco i murguistas passano attraverso il pubblico e si uniscono anche a lui, con parenti, amici, fan, si fanno prendere in foto, danno degli autografi, interviste, insomma sono molto accessibili e rispettano la gente che li segue così fedelmente. Per me è stata una bellissima esperienza, ricca di sensazioni nuove e grandi amicizie. In Uruguay esiste un’associazione degli artisti che si presentano al carnevale (DAECPU), per di più il municipio di Montevideo appoggia molto questa festa dichiarata d’interesse nazionale. Siccome si sono già fatti visitare da un gruppo di Cadiz, forse la Murga gioiosana potrà andare a scambiare con loro nel futuro.
Foto © di Antoaneta Roman: Curtidores de Hongos (a sinistra sono io) -Colombina Che - Murga in mezzo al pubblico.

2 commenti:

  1. Salve.
    Sono Antonio Merola, anche io studioso della Murga. Però quella argentina: la tradizione della Murga si è spostata negli anni trenta al di là del Rio de la Plata ed ha assunto a Buenos Aires forme peculiari. sono molto sorpreso di scoprire che esistono gruppi di murga(stile anni '30) in Italia.
    Sono anche fondadore di due gruppi di Murga di stile agrgentino qui a Roma, Nel 2001 e nel 2007.
    Potrei avere informazioni in più sulle vostre murghe? Esiste del materiale letterario? con chi posso parlare o essere messo in contatto?
    grazie mille e... che il Carnevale duri tutto l'anno!!!
    Antonio Merola

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  2. Molto interessante! Perchè non scrive un articolo in merito, da pubblicare, come ha fatto Antonaeta Roman, e ce lo invia per email? Mi auguro di riceverlo quanto prima. Grazie e cordiali saluti.
    Email: gioiosanews@email.it

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