Gioiosa M.: si infittisce il mistero “d'u Scarparu"
Gioiosa Marea, 10 ottobre 2008 - Oggi intorno alle ore 11 l’ordinata e consistente fila di persone che aspettava il proprio turno per firmare ricorsi o chiedere notizie sulle bollette ATO, in via Mazzini, presso la sede dell’Associazione Consumatori, improvvisamente si scioglieva disordinatamente ed urlando in massa. Il motivo: correvano presso la bottega dello “scarparu “. Si era sparsa la voce che la bottega (dopo un lungo periodo di chiusura immotivata, nrd) era aperta ed effettivamente così era; solo che non avevano fatto i conti con i Carabinieri della locale stazione che, allertati, si sono prontamente recati presso la bottega dello “scarparu” vietando, giustamente, il recupero delle scarpe. A chi diceva che quelle erano proprie, eludendo l’eventuale pagamento della riparazione, dato che seppure il laboratorio era stato aperto, non era dato sapere da parte di chi: non si avevano notizie del calzolaio “latitante”. Naturalmente, tante altre persone sbucavano da tutti gli angoli del paese, essendosi velocemente diffusa la notizia della riapertura. Dunque, grande è stata la delusione quando i carabinieri hanno allontanato la massa dei cittadini che rivendicavano le proprie scarpe. Non ci è dato sapere cosa sia successo… Sappiamo certamente, però, che i carabinieri indagano e cercano il “latitante”:Sugli ulteriori sviluppi dell’ingarbugliata vicenda vi terremo informati. Una particolare menzione merita il anche il corpo dei vigili urbani di Gioiosa Marea, prontamente intervenuti per regolamentare il traffico, a causa degli ingorghi venutisi a creare. Punteruolo Rosso
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento