Patti, 2 ott. 2008 - Un biglietto con riferimento ad un carteggio lasciato nel suo studio è l'ultimo messaggio di Adolfo Parmaliana, esponente politico di Terme Vigliatore (Me), che si e' tolto la vita lanciandosi da un viadotto dell'autostrada A/20 ME-PA, a Patti. Il messaggio, scritto a mano, è stato trovato da vigili del fuoco e carabinieri nell'auto, sotto un cavalcavia. Intorno alle 14 di oggi il prof. Parmaliana ha imboccato l'A/20 in direzione Palermo, ha fermato la sua Bmw sul viadotto Patti Marina e si e' lanciato nel vuoto, in prossimità della stazione FFSS. Il corpo e' stato trasportato all'ospedale di Patti in attesa della magistratura. Inspiegabili le ragioni del gesto. Adolfo Parmaliana, 58 anni, docente universitario, ex segretario Ds di Terme Vigliatore, è stato protagonista di strenue battaglie di legalita', artefice dello scioglimento del comune di Terme Vigliatore per infiltrazioni mafiose. "Era una delle pochissime persone che combatteva seriamente e con rigore la mafia messinese'', ha detto Sonia Alfano, candidata alla presidenza della Regione, a nome dell'Associazione familiari vittime della mafia. La Alfano ha aggiunto: ''Ciascuno di noi ed ogni componente dell'antimafia istituzionale deve avere l'amara consapevolezza che la sua morte e' stata causata da tutti noi, da chi lo ha criminosamente isolato perche' troppo scomodo''. Per comprendere la personalità e l’impegno di Adolfo Parmaliana citiamo un passaggio della lettera inviata lo scorso 29 settembre a ImgPress dal vivaista di Terme Vigliatore, Tindaro Maio: “Ho subito diversi attentati, i più clamorosi il 30/08/2005 e il 31/12/2006, nell’inchiesta Vivaio sono uno di quelli che ha denunciato, come riportato in occasione degli arresti anche dai giornali locali, che hanno pubblicato il mio nome in bella evidenza. Devo dire grazie a Scandurra, non solo come presidente FAI ma anche per la sua umanità, correttezza e disponibilità. Scandurra mi è stato accanto, come pochi altri che non dimentico”: tra questi, al primo posto, Tindaro Maio cita proprio Adolfo Parmaliana.
Inspiegabile morte del prof. Adolfo Parmaliana
venerdì 3 ottobre 2008
Patti, 2 ott. 2008 - Un biglietto con riferimento ad un carteggio lasciato nel suo studio è l'ultimo messaggio di Adolfo Parmaliana, esponente politico di Terme Vigliatore (Me), che si e' tolto la vita lanciandosi da un viadotto dell'autostrada A/20 ME-PA, a Patti. Il messaggio, scritto a mano, è stato trovato da vigili del fuoco e carabinieri nell'auto, sotto un cavalcavia. Intorno alle 14 di oggi il prof. Parmaliana ha imboccato l'A/20 in direzione Palermo, ha fermato la sua Bmw sul viadotto Patti Marina e si e' lanciato nel vuoto, in prossimità della stazione FFSS. Il corpo e' stato trasportato all'ospedale di Patti in attesa della magistratura. Inspiegabili le ragioni del gesto. Adolfo Parmaliana, 58 anni, docente universitario, ex segretario Ds di Terme Vigliatore, è stato protagonista di strenue battaglie di legalita', artefice dello scioglimento del comune di Terme Vigliatore per infiltrazioni mafiose. "Era una delle pochissime persone che combatteva seriamente e con rigore la mafia messinese'', ha detto Sonia Alfano, candidata alla presidenza della Regione, a nome dell'Associazione familiari vittime della mafia. La Alfano ha aggiunto: ''Ciascuno di noi ed ogni componente dell'antimafia istituzionale deve avere l'amara consapevolezza che la sua morte e' stata causata da tutti noi, da chi lo ha criminosamente isolato perche' troppo scomodo''. Per comprendere la personalità e l’impegno di Adolfo Parmaliana citiamo un passaggio della lettera inviata lo scorso 29 settembre a ImgPress dal vivaista di Terme Vigliatore, Tindaro Maio: “Ho subito diversi attentati, i più clamorosi il 30/08/2005 e il 31/12/2006, nell’inchiesta Vivaio sono uno di quelli che ha denunciato, come riportato in occasione degli arresti anche dai giornali locali, che hanno pubblicato il mio nome in bella evidenza. Devo dire grazie a Scandurra, non solo come presidente FAI ma anche per la sua umanità, correttezza e disponibilità. Scandurra mi è stato accanto, come pochi altri che non dimentico”: tra questi, al primo posto, Tindaro Maio cita proprio Adolfo Parmaliana.
Patti, 2 ott. 2008 - Un biglietto con riferimento ad un carteggio lasciato nel suo studio è l'ultimo messaggio di Adolfo Parmaliana, esponente politico di Terme Vigliatore (Me), che si e' tolto la vita lanciandosi da un viadotto dell'autostrada A/20 ME-PA, a Patti. Il messaggio, scritto a mano, è stato trovato da vigili del fuoco e carabinieri nell'auto, sotto un cavalcavia. Intorno alle 14 di oggi il prof. Parmaliana ha imboccato l'A/20 in direzione Palermo, ha fermato la sua Bmw sul viadotto Patti Marina e si e' lanciato nel vuoto, in prossimità della stazione FFSS. Il corpo e' stato trasportato all'ospedale di Patti in attesa della magistratura. Inspiegabili le ragioni del gesto. Adolfo Parmaliana, 58 anni, docente universitario, ex segretario Ds di Terme Vigliatore, è stato protagonista di strenue battaglie di legalita', artefice dello scioglimento del comune di Terme Vigliatore per infiltrazioni mafiose. "Era una delle pochissime persone che combatteva seriamente e con rigore la mafia messinese'', ha detto Sonia Alfano, candidata alla presidenza della Regione, a nome dell'Associazione familiari vittime della mafia. La Alfano ha aggiunto: ''Ciascuno di noi ed ogni componente dell'antimafia istituzionale deve avere l'amara consapevolezza che la sua morte e' stata causata da tutti noi, da chi lo ha criminosamente isolato perche' troppo scomodo''. Per comprendere la personalità e l’impegno di Adolfo Parmaliana citiamo un passaggio della lettera inviata lo scorso 29 settembre a ImgPress dal vivaista di Terme Vigliatore, Tindaro Maio: “Ho subito diversi attentati, i più clamorosi il 30/08/2005 e il 31/12/2006, nell’inchiesta Vivaio sono uno di quelli che ha denunciato, come riportato in occasione degli arresti anche dai giornali locali, che hanno pubblicato il mio nome in bella evidenza. Devo dire grazie a Scandurra, non solo come presidente FAI ma anche per la sua umanità, correttezza e disponibilità. Scandurra mi è stato accanto, come pochi altri che non dimentico”: tra questi, al primo posto, Tindaro Maio cita proprio Adolfo Parmaliana.
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