12 nov 2008 – Alla fine qualcosa accadrà. Ma la voragine nei conti dell’ATO2 e la resistenza nel pagare (anzi, nel non voler pagare) da parte della gente comune, da parte di tutti, è una forma di ‘disobbedienza’ civile, culturale, interiore, politica. Una crisi di valori: come dire che questo servizio non ci appartiene, non è… al servizio della gente ma di altri, che non siamo noi. Non si verifica con la luce, col telefono, col gas, con le rate dell’enciclopedia e del televisore al plasma, di non voler pagare la bolletta. Perché con l’ATO si? Ed ogni volta a rivangare il passato, quando con un paio di carriole e due o tre affettuosissimi ‘operatori ecologici’ si teneva pulito un paese (come il nostro). Il consiglio di amministrazione era formato da Rocco, Mastr’Antonino e Tranquillino. Ora il presidente del CDA non sappiamo chi è e neppure di dove è. Sappiamo che al mese guadagna, per tale investitura, più di quanto avrebbero percepito i succitati 3 operatori messi assieme.
La pattumiera era un secchio e la busta di plastica non c’era. Quando erano sotto casa si facevano sentire, col richiamo. Il più raffinato gridava ‘mondezza’, perché rappresentando un Ente (il Comune) trovava opportuno parlare in italiano: in dialetto si dice ‘munnizza’. E i nostri vecchi, la gente anziana non facevano la fila, con le bollette insolute in mano, per sapere se qualcuno ha mai pagato una bolletta dell’Ato e se è vero che non pagando ti sequestrano la casa o la macchina. Ora che hanno tolto l’ICI questi ne prenderanno il posto, con gli ‘omissis’ e le citazioni di legge. E’ la legge del compenso. A quel tempo la fila gli anziani la facevano alla posta, per riscuotere la pensione. Per mettersi in fila si andava pure alle 3 di notte, alle 4, all’impiedi e all’addiaccio, d’inverno. I nostri nonni, i nostri padri, lavoratori onesti e onesti cittadini, trattati così. E spesso per sentirsi dire, ma solo al proprio turno, dopo una notte in bianco e ore di fila, che non c’erano soldi in cassa, che bisognava tornare. Capite?
Non parlo solo coi paesani, loro queste cose le hanno vissute e le sanno, se non sono troppo giovani. Parlo con chi non le conosce e neppure le avrebbe immaginate. Ora i blog, compreso questo, vengono letti (talvolta per curiosità o per errore) in India, in Svezia, in America, in Canada, in Europa. E’ a loro che bisogna raccontare queste cose. Perché se è vero che l’Europa ci guarda…, guardateci e fatevi un’idea, che oltre il mare bellissimo e quieto, oltre i raggi UVA del sole estivo, dietro il sipario di sempre-più-ridotte-vacanze c’è questo, ogni giorno, come un’offesa per chi è nato qua, come un succedaneo per chi non ha fatto in tempo a vivere l’era della pensione-dietro-la-saracinesca-dell’ufficio-postale. Se passate da Bruxelles o da Washington fatelo sapere in giro. Chissà che oltre l’euro l’UE non abbia pure qualche altro ‘parametro comunitario o globale’ da voler fare rispettare, qualche altro interesse, qualche altra sensibilità. Ecco perché il latino. Perché in latino ‘pecunia non olet’ significa la stessa cosa a Gioiosa Marea, a Bruxelles e a Washington. Pecunia non olet (i soldi non hanno odore) ma la mondezza si.
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Rifiuti: prendono il via domani le Cartoniadi
In gara Palermo, Milano, Firenze, Roma, Reggio Calabria, Bologna
Palermo, 14 nov - Prende il via domani a Palermo l'edizione 2008 delle Cartoniadi, l'Olimpiade della raccolta differenziata di carta e cartone.Alle Cartoniadi, organizzate da Comieco, assessorato all'Ambiente del Comune di Palermo e Amia, partecipano Palermo, Milano, Bologna, Firenze, Roma e Reggio Calabria. Per Palermo gareggera', fino al 15/12, l'8/o municipio. La citta' che registrera' gli aumenti maggiori rispetto allo stesso periodo del 2007 ricevera' in premio dal Comieco 50mila euro. (ANSA) -
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