Gioiosa, un paese da depurare

25 nov 2008 – Raccontare il work shop in quattro parole non è facile. Il primo dato è la congruità degli invitati: operatori di lunga esperienza, titolari di parecchi posti di lavoro. Niente improvvisazione e personaggi in grado di incantare i serpenti. E dando seguito all’analisi impietosa dello stesso sindaco Spanò non si sono fatte attendere le ‘premesse’ degli operatori. “Gioiosa, un paese da depurare”. Con la siderale differenza (e distanza) che c’è tra depurare ed epurare. L’imprenditore Nino Padua, più bravo di Maometto nello scalare le montagne, ha manifestato come “tutte le società gravanti su Capo Calavà avevano fatto richiesta agli organi regionali per la realizzazione di opere di ripascimento, senza ottenere alcun provvedimento né finanziamento”. “C’è già una richiesta che risale a quattro anni addietro per il ripascimento della spiaggia, ma senza esiti. I vari enti interessati sono da anni in possesso delle richieste avanzate dai privati (operatori e proprietari di case al mare, ndr). Ne possiamo fare un’altra in appoggio... tutto>>

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