Messina, 18/02/2009 – L’incontro operativo tenutosi ieri alla Provincia regionale di Messina, sui danni del maltempo in provincia, ha ‘tracciato’ la storia delle magagne di casa nostra: assenza di prevenzione, di tutela del territorio e totale mancanza di monitoraggio del rischio idrogeologico, sia per la ‘parte’ pubblica che privata. Istituzioni e cittadini avrebbero fatto a gara nel contendersi il palmares dell'incuria e della strafottenza. Presenti il presidente Nanni Ricevuto, l’assessore regionale al territorio Pippo Sorbello, il responsabile dell’Anas per la Sicilia Ugo Dibennardo, il capo dipartimento regionale della protezione civile Salvatore Cocina, i deputati regionali Cateno De Luca e Fortunato Romano e i rappresentanti comunali e della parte tecnica, si è compreso bene che la Provincia intende rivolgere all’emergenza i primi e sostanziali interventi.
Riguardo all’Anas, l’ing. Ugo Dibennardo ha ufficializzato l’accordo raggiunto con la Protezione per la frana di Capo Alì, mentre Gioiosa Marea dovrà attendere l’esito del finanziamento di quattromilioni di euro promesso, attraverso il sottosegretario Reina, dal Ministero delle Infrastrutture. Dibennardo non ha potuto confermare altro, in proposito, che l’attesa del decreto da parte del Governo e la successiva predisposizione del bando di gara per l'appalto dei lavori.
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