«A fronte di un investimento complessivamente pari a 5 milioni di euro - spiega Reina - il PON Trasporti 2000/2006 garantirà la copertura finanziaria dell’intervento con un impegno di risorse pari ad Euro 4.060.900,00, rinvenienti per il 50% da fondi FESR e per il restante 50% dal Fondo di Rotazione ex Lege 183/87. Il programma d’investimento, per il residuo di circa 1 milione di Euro, è coperto da risorse ANAS».
A darne notizia è lo steso Sottosegretario Giuseppe Maria Reina con delega, tra l’altro, all’Anas e alle Infrastrutture viarie e ferroviarie del Mezzogiorno, con un comunicato a firma dell’addetto stampa Giulia Salvatori . «I lavori da tempo attesi permetteranno di superare un grosso gap che fin qui non ha permesso al territorio interessato di poter fruire immediatamente di un’arteria di comunicazione assolutamente indispensabile non solo per l’ordinario collegamento ma anche in relazione ai processi di sviluppo delle attività turistico-ricettive».
Questa è la risposta all’impegno assunto a Gioiosa Marea dal sottosegretario di Stato Giuseppe Maria Reina, catanese, classe 1954, ex funzionario pubblico, sposato e padre di due figli, a lungo esponente della DC prima e dell' UDC dopo, a suo tempo assessore e consigliere comunale per il Comune di Misterbianco ed assessore provinciale per la Provincia di Catania. “Sono una persona franca - aveva detto l’on Reina - e in quanto tale ho l’obbligo di dirvi che lo svincolo autostradale, come alternativa alla SS 113, è una strada in salita, decisamente difficile da percorrere”. E con questo il sottosegretario, eletto deputato alle elezioni politiche del 2006 come esponente del Movimento per l'Autonomia, uomo della provvidenza in questa difficile e ingarbugliata matassa che è la faccenda legata alle frane e alla transitabilità sulla strada statale 113 tra Capo Calavà e il Falconaro di Piraino, ha di fatto spento le speranze dei fautori dello svincolo autostradale, ‘eliminando’ una delle ‘alternative’ più gettonate nel concitato panorama delle ‘strade alternative’ alla SS 113 tra Gioiosa Marea e Piraino, indispensabile per potere tornare a spostarsi in automobile, in direzione Messina, dove in atto una frana blocca il transito il località Capo Skino, ‘mitico’ luogo delle frane malefiche.
Ma se un risultato ha dato il Consiglio comunale congiunto tra i comuni di Piraino è Gioiosa Marea è il forte richiamo di politici e rappresentanti delle istituzioni che non ha, però, fatto venire meno il vizio della passerella agli stessi politici, intervenuti numerosi e pronti a portare la propria solidarietà e dell’amministrazione rappresentata, assicurando pieno appoggio qualora, in mancanza di risposte soddisfacenti, "si dovessero richiedere le maniere forti" (vale a dire scioperi, proteste varie e clamori). “Non perdiamo il vizio" - aveva detto con parole scandite - l’on. dell’MPA Carmelo Lo Monte. "Avevamo detto niente vetrina ma è finita a passerella”. Ergo, tirarsi indietro rinunciando ad un intervento, sarebbe stata un’occasione persa per bacchettare i ‘vizi’ della politica. “Lo svincolo è una strada in salita ed io non faccio false promesse. Le altre due, vale a dire i 5 milioni per il ripristino della SS 113, sono una cosa seria. Non ci pioverà". "Entro il 2009 - aveva promesso Reina - avremo risolto i problemi derivanti dalle due frane del 2004 e del 2008 e daremo almeno respiro, e intanto l’Anas porterà avanti lo studio di fattibilità della galleria e il progetto definitivo”. E a giudicare dagli esiti si direbbe che Reina, non mente.
Domenico Molica Colella
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