GIOIOSA MAREA, FRANA CAPO SKINO: IL SINDACO MINACCIA I POTERI SPECIALI

Gioiosa Marea, 6/07/2009 - Nel teatro comunale F. Borà di Gioiosa Marea si è svolta questo pomeriggio (dalle 19) la 2^ seduta congiunta dei Consigli comunali di Gioiosa Marea e Piraino, presenti sul palco i sindaci Spanò e Campisi, i rispettivi presidenti consiliari, Cusmà e Salmeri, e il segretario comunale di Gioiosa Marea, dott. Matasso. In platea i consiglieri delle due comunità. Quasi assoluta l’assenza di pubblico, malgrado la seduta fosse aperta.

Argomento all’ordine del giorno le azioni da intraprendere per la riapertura della SS 113 nel tratto franato di Capo Skino, chiuso al traffico ormai da parecchi mesi, dopo una precedente chiusura protrattasi per oltre un anno, a partire dal novembre 2007. Sandro Cusmà, presidente del Consiglio di Piraino ha dato lettura di un documento condiviso dai due consessi, da inviare ad un vasto indirizzario di nomativi ed agenzie istituzionali (dal Presidente del Consiglio a quello della Regione) per fare presente quanto attiene alla frana di Capo Skino e alle lungaggini che ad oggi vedono la strada ancora chiusa per la frana, 5 milioni di euro inutilizzati e due comunità in ginocchio, disorientate e seriamente danneggiate dal mancato deposito, da parte dell'Anas, del progetto di ricostruzione e messa in sicurezza della SS 113, nei tratti crollati e chiusi. Nell’indirizzario, oltre alle cariche istituzionali, sono elencati i deputati regionali e nazionali che nella prima seduta congiunta del 2009 garantirono la loro passerella nell’auditorium comunale di Gioiosa Marea (come stigmatizzò lo stesso on. Carmelo Lo Monte).

L’unica buona notizia di oggi sarebbe che per la frana denominata 2004 (caduta in precedenza) e i cui lavori sono fermi da quella data, l’Anas ha comunicato l’avvenuta pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del deposito del progetto definitivo, operativo dal prossimo settembre.

E pensare che per la frana 2007 (e seguenti) i soldi ci sono. Si, insomma, i 5 milioni di euro del sottosegretario Reina, quelli promessi a gennaio e poi realmente stanziati, là erano e là sono: nessuno li tocca. E questo è il vero problema. Tanto vero che se giovedì, conclusa la conferenza di servizio prevista a Palermo tra il presidente Lombardo e i vertici dell’Anas, non si dovesse vedere altro spiraglio e allora il sindaco Spanò potrebbe chiedere i poteri speciali. Si, perché (ripetiamo) i soldi ci sono. Quello che manca è il progetto: l’Anas, infatti, non ha ancora provveduto a depositarlo. E se pure lo facesse domani mattina, con le procedure ordinarie, potrebbero passare altri 6 mesi per le eventuali osservazioni al progetto stesso.
Naturalmente, la conferenza di servizio di giovedì (convocata non proprio per la frana di Gioiosa ma per opere sparse qua e là in tutta la Sicilia) dovrebbe quanto meno prevedere per il progetto di Capo Skino procedure di somma urgenza, in assenza della quale il sindaco di Gioiosa Marea è seriamente intenzionato a chiedere i poteri speciali.

Poteri che in atto, dovrebbero spettare all’ing. Cocina, dirigente tecnico della Regione, per delega del Presidente della Regione Siciliana, cui spetterebbero fino a tutto il 2009, in virtù di un decreto del Consiglio dei Ministri del 2007 (rinnovato fino al 2009), nel quale si fa espresso riferimento a Gioiosa Marea e delle sue emergenze. Questo aspetto lo fa presente il consigliere provinciale Giovanni Princiotta Cariddi, presente alla riunione.

Pochi gli interventi da parte dei consiglieri. Qualcuno propone lo stato di agitazione permanente, qualcun altro un concorso di bellezza per la SS 113 e le dimissioni di tutti i consiglieri e dei due sindaci (in segno di protesta). Il sindaco di Gioiosa Marea minaccia la richiesta dei poteri speciali.
Un Comitato spontaneo intanto si appresta ad incontrare (martedì), a Palermo, il direttore generale dell’Anas, ing, Ugo Dibennardo. Mentre del minisvincolo quasi nessuno parla più.
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