COME FU CHE I LIBRIZZESI ‘SOFFIARONO’ LA STATUA DELLA MADONNA DELLA CATENA AI GIOIOSANI

16/8/2009 - di Giuseppe Alibrandi - L’aspirazione comune del Libricii populo era quello di organizzarsi in civitas, reclamando il diritto di dedicarsi completamente alla sua terra contro la corvèe pretesa dal Monastero di Patti, di una settimana di lavoro su tre nelle terre dell’Abbazia, spettantegli in base alle costituzioni e privilegi feudali. E poi c’erano tande e gabelle reclamate dai baroni e le prestazioni in uomini dovuti alla compagnia dei soldati di piedi che i Giurati della città di Patti, al tempo della guerra di corsa tra cristiani e musulmani, ingiungevano agli Orioles, della terra di San Piero Patti , di abbassare alla Marina di Patti. La terra del Libricii per essere vicina alla città di Patti , soggetta agli attacchi dei corsari, aveva affidato alla sua torre di guardia la sicurezza dei cristiani allertati prima che i corsari barbareschi li predassero e alla devozione... leggi tutto>>>

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