Gioiosa Marea, 09/09/2009 – Sila, Carmelita, Francesco, Simona, Basilio, Salvatore, Simona, Pietro, Nicola, Nunzio, Rosario, Maria Grazia, Sebastiano, non so se tutti voi avete uno stipendio ‘sicuro’.
Non so se ogni qual volta vi arriva una bolletta da pagare riuscite a pagarla senza battere ciglio.
Non so se avete avuto modo di constatare che l’incidenza delle tasse di morosità è enorme e vorrei dire abnorme, impietosa. Non so se avete avuto mai una fitta al cuore pensando ai tanti che non sono nelle condizioni di pagare una bolletta senza sacrifici, non dormendo (magari) la notte.
Ma di una cosa vi prego, con tutto il cuore. Indagate:
• sulle difficoltà con cui tanti riescono a pagare le bollette;
• sulla ingiustificata ‘enormità’ delle sovrattasse per morosità;
• sul diritto che un ente ha di emettere bollette che prontamente andranno pagate, a meno di avanzare poi ricorso (campa cavallo…).
Una riflessione: se dopo non avere praticamente fatto niente di positivo e, anzi, portato la barca nella secca il capo ciurma volesse (per autocompiacimento e autoreferenzialità) ‘lasciare’ la baracca ‘presentabile’ a spese altrui (s'intende): unico segno del proprio passaggio su questa terra… Qua mi fermo, intelligenti pauca.
E’ a voi, giovani, consiglieri, madri, padri, cittadini di buona coscienza che tocca tirare fuori tutti se stessi, la propria forza interiore, la posseduta sincera coscienza. Non basterà riaprire la strada. Bisognerà riaprire il cuore alla strada e chiuderlo alla politica e alla sua più bieca legge: il potere.
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