GIOIOSA MAREA IN PIAZZA PER ‘PRETENDERE’ LA SS 113. 5 SINDACI E MIGLIAIA DI PERSONE OCCUPANO LA FERROVIA
Notizie non ufficiali, al momento prive di qualunque conferma, darebbero per imminente l’avvio dei lavori da parte dell’Anas, come risposta alla corale manifestazione. Ma la mancanza di una comunicazione ufficiale, e comunque di un segnale diverso da una semplice indiscrezione di stampa, ha indotto la massa dei partecipanti a portarsi sui binari d4ella ferrovia, nel tratto antistante la stazione ferroviaria di Gioiosa Marea, per un sit-in di protesta ad oltranza.
Due Enti, Anas e Protezione Civile, avrebbero dovuto istruire e portare a compimento la realizzazione dei lavori necessari per la riapertura della strada statale 113 di capo Skino, chiusa al transito ormai da molti mesi, riferendoci solo all’ultima e più recente frana (annualità 2007).
Il tratto di SS 113 infatti è interessato da più fronti franosi e dal cedimento della carreggiata in più tratti, col risultato del totale isolamento della cittadina tirrenica messinese, particolarmente rinomata per il mare e per la cultura dell’accoglienza. In quel tratto – infatti - in poche centinaia di metri è un replicarsi di smottamenti e crolli che va avanti da ‘sempre’ ma che nel 2004 ha avuto un ‘picco’, con l’abbattimento a mare di un tratto di carreggiata. Furono avviati lavori di ripristino e quindi abbandonati. Il transito fu ripristinato ma il moncone di carreggiata costruita per ‘disegnare’ un nuovo tratto di strada, più solida e sicura, rimane là, sospeso nel vuoto.
Là dove nell’agosto di quest’anno, come se non bastavano le frane già divenute ‘istituzionali’ e che tenevano già chiusa al transito la SS 113 e isolato il paese, un nuovo tratto di carreggiata faceva un tuffo a mare, lasciando aperta (come fosse una botola) una voragine di parecchi metri quadri per parecchi metri quadri. In seguito, è stato un ripetersi di frane a monte e a valle. Un inseguire enti e finanziamenti che permettessero al paese di vedere riaperto il transito che, invece, resta chiuso dal 2007.
Era stata ripristinata con un intervento ‘tampone’ ma la riapertura era durata poco: un’altra frana, infatti, è intervenuta nello stesso, identico punto della SS 113 a far crollare i sogni di ‘libertà’ del paese di Gioiosa Marea e dei suoi abitanti.
Tornando a quel 14 luglio 2009, il commissario delegato per l’emergenza, ing. Cocina, avrebbe dovuto coordinare l’iter che avrebbe dovuto mettere Gioiosa Marea in condizione di vedere riaperta al transito la SS 113. Il giorno prima, nel corso di una seduta di consiglio comunale congiunto, il sindaco di Gioiosa Marea aveva minacciato di chiedere i poteri speciali. Ma tutto era rientrato stanti le rassicurazioni dell’ing. Salvatore Cocina, dirigente tecnico della Regione e Direttore del Dipartimento di Protezione Civile Regione Sicilia, per delega del Presidente della Regione Siciliana.
Intanto è stato pubblicato il 13 luglio 2009, dall'Anas sulla Gazzetta Ufficiale il bando di gara per l'appalto di esecuzione per lavori di ricostruzione del corpo franato sulla strada statale 113 'Settentrionale Sicula', dal km 87,4, in localita' Capo Schino. Lo comunicava l’Anas stessa in una nota, precisando che l'importo totale dei lavori e' di 1,5 milioni di euro e il termine previsto per l'ultimazione dell'appalto era fissato in 300 giorni.
C’erano tutti: pensionati, casalinghe, imprenditori, commercianti, studenti universitari, delle scuole superiori, medie, elementare. Tutti insieme, circa 5.000, per protestare contro l’indifferenza delle istituzioni e per chiedere immediati interventi per iniziare i lavori di consolidamento a Capo Skino dove, in un tratto di poche centinaia di metri chiuso per una frana da un anno esatto, non si circola e dove ha perso la vita, due sabati addietro, un clochard in bici ancora senza nome. Gioiosa Marea si è fermata stamane per l’annunciato sciopero generale e per chiedere che il provvedimento che sblocchi i 5 milioni di euro pronti venga ratificato da una firma, urgente ed improcrastinabile. Tensione quando è stata bloccata la ferrovia che ha mandato in tilt la circolazione sulla rete Messina-Palermo.
In ordine, da sopra verso sotto: 1) il corteo sulla centrale via Umberto I; 2) dall’alto (dalla zona del Canapè) il momento in cui i manifestanti bloccano i binari; 3) i sindaci SALVO MESSINA di Brolo (a sx) ed ENZO SINDONI (a dx) di Capo d’Orlando davanti al corteo; 4) prima dell’inizio del corteo stesso, vengono intervistati i sindaci di Gioiosa IGNAZIO SPANO’ a sx e di Piraino GIANCARLO CAMPISI.
Sono scesi in piazza in più di cinquemila, tra pensionati, casalinghe, imprenditori, commercianti, giovani, studenti, per manifestare tutta la loro rabbia contro l’inadempienza della politica e i ritardi della burocrazia che lo scorso 14 novembre sono costati la vita ad un ciclista clochard, ancora senza nome, finito dentro la voragine apertasi sulla Strada Statale 113 a Capo Skino di Gioiosa Marea.
Come anticipato nei giorni scorsi stamane si è svolto lo sciopero generale per protestare contro i mancati lavori di consolidamento del costone franato esattamente il 22 novembre 2008 e che ha provocato l’interruzione della circolazione sulla S.S. 113 da allora e sono trascorsi un anno e due giorni. In testa al corteo i sindaci dei comuni di Gioiosa Marea e Piraino, rispettivamente Ignazio Spanò e Giancarlo Campisi ed i primi cittadini Salvo Messina di Brolo, Enzo Sindoni di Capo d’Orlando, Basilio Ridolfo di Ficarra, Giuseppe Venuto di Patti e Basilio Caruso di S. Angelo di Brolo. In 500 si sono poi distaccati dal corteo andando ad occupare, in tarda mattinata, i binari della ferrovia alla stazione mandando in tilt la circolazione dei treni che sono rimasti bloccati tra S. Agata Militello, Capo d’Orlando, Patti, Barcellona e Milazzo. I manifestanti chiedono lo sblocco dei 5 milioni di euro, già pronti, per la messa in sicurezza del costone, la cui strada sottostante, nonostante le molteplici segnalazioni, continua ad essere percorsa e rappresentando dunque un serio pericolo per i residenti di tutto il comprensorio.
Domenico Molica Colella
http://parcodeinebrodi.blogspot.com/2009/11/gioiosa-marea-in-piazza-per-pretendere.html#more
Nessun commento:
Posta un commento