Gioiosa Marea, 8 settembre 2011 – La viabilità è stata la problematica che maggiormente ha afflitto Gioiosa Marea negli ultimi tempi, a causa della frana sulla SS 113, in località Capo Skino, che ha interrotto per mesi il collegamento col versante pattese e pregiudicato la stessa vita economica della cittadina, a causa dell’intransitabilità.
Se la strada di fondo valle che costeggia il Torrente Zappardino è una direttrice larga e rettilinea, bene asfaltata e solo in qualche tratto tutt’oggi bisognosa di cure, non altrettanto può dirsi delle innumerevoli strade comunali che da essa si dipartono e che ad essa si ricollegano, spesso sinuose e in alcuni punti strette, eppure ormai tutte asfaltate, il più delle volte manutenute e ben percorribili.
Strade che servono frazioni popolose ed oggi nuovamente abitate, dopo lo spopolamento degli anni del benessere economico e dell’inurbamento, sebbene il ritorno alla campagna non possa essere considerato sintomo di ‘ritirata’ ma piuttosto di una ritrovata dimensione sociale e culturale, che induce a volersi riappropriare
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