Gioiosa Marea (Me), 19/04/2012 - Il Sig. Raffaele Ianniello, tenente in congedo dell’Esercito Italiano ed ex consigliere comunale, per consenso popolare a Gioiosa Marea, con la presente lettera aperta spiega le ragioni per le quali ha deciso di NON sostenere Giovanni Princiotta alle prossime Elezioni Amministrative del 6 e 7 maggio prossimo.Ed infatti non appoggio la candidatura di Giovanni Princiotta per i seguenti motivi:
- Ha fatto il Vice – Sindaco di Ignazio Spanò privilegiando inutili ed onerose sagre paesane rivelatesi uno stillicidio per il bilancio comunale, utili, forse, solo a chi le organizzava;
- Non è stato in grado di risolvere il problema dello scarico fognario a mare pur esasperando, anche Lui, la vocazione turistica di Gioiosa Marea;
- Non ha affrontato e non si conosce la Sua posizione in merito al P.R.G., strumento di programmazione che potrebbe incidere positivamente nella nostra realtà economica ed occupazionale;
- Princiotta si fa notare soprattutto quando “antenne varie”, forse anche pagate, organizzano “festini e passerelle” presenti autorità gongolanti col capo coperto da “elmetto” , rigorosamente adeguato al colore della cravatta, trascurando che quei luoghi sono costati qualche vita umana;
- Sarebbe votare un incoerente perché Princiotta in occasione della Sua candidatura alla “macchinetta mangiasoldi” che é l’inutile Provincia Regionale di Messina copriva “clandestinamente” muri dei Paesi del Collegio di Patti con manifesti raffiguranti il Suo sorridente volto legato ad “Alleanza Nazionale” e dopo poche ore, con la stessa “faccia” , si riproponeva candidato del partito di “Forza Italia”. Dubbio: Non é che gli siano rimasti manifesti vista l’attuale Sua posizione politica?
- Infine, Generale Coletta, non me la sento di elevare agli onori della Beatificazione Giovanni e neanche conferire deleghe in bianco a chicchessia, ma per l’innato senso di rispetto che ho nei confronti del prossimo, non mi permetto di fare valutazioni verso “ zii, cugini, suoceri, parenti e sostenitori vari” mentre affermo che tutti nasciamo liberi, Giovanni Princiotta compreso.
Ten. R. Ianniello
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