Roma, 07/04/2012 – Che la tv non voglia rinunciare a se stessa è comprensibile, ma che nemmeno la Chiesa voglia farlo, nella notte mediatica più cupa dell’anno spirituale, è meno comprensibile. Così, senza niente di personale nei confronti dell’attrice Barbara De Rossi, lettrice delle 14 stazioni della Via Crucis televisiva 2012 su Rai1, avremmo preferito che per una volta, per questa volta, la Chiesa (se non la tv) rinunciasse al personaggio da 'prima serata’, al nome di richiamo, alla soubrette, al gossip.VIA CRUCIS 2012: SE NEMMENO LA CHIESA RINUNCIA ALLO SPETTACOLO E AL GOSSIP
Roma, 07/04/2012 – Che la tv non voglia rinunciare a se stessa è comprensibile, ma che nemmeno la Chiesa voglia farlo, nella notte mediatica più cupa dell’anno spirituale, è meno comprensibile. Così, senza niente di personale nei confronti dell’attrice Barbara De Rossi, lettrice delle 14 stazioni della Via Crucis televisiva 2012 su Rai1, avremmo preferito che per una volta, per questa volta, la Chiesa (se non la tv) rinunciasse al personaggio da 'prima serata’, al nome di richiamo, alla soubrette, al gossip.
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