E se di tale infrastruttura si volessero tenere in particolare evidenza le parole pronunciate da Bruno Lena i dubbi scenderebbero ancora di una buona percentuale: “Non mini svincolo – infatti - ha detto e precisato Lena - ma svincolo e basta.”
Eduardo Spinella ha qualificato il suo programma con argomenti di pari valore, compreso lo svincolo. Giovanni Princiotta ha messo in campo le sue valide proposte. Pari condicio.
Il mini svincolo, in effetti, sa tanto di lecitina di soia. Una cosa o è lecita o non è lecita. Lecitina... Bah!
Battutacce a parte, la campagna elettorale amministrativa si è chiusa ieri sera a San Giorgio e a Gioiosa Marea centro coi comizi di tutti e tre i candidati sindaco, in pubblica piazza, dove l'attesa era piuttosto viva. Come se le ultime e definitive parole dei 3 candidati, in rappresentanza delle relative liste, servissero davvero a fornire l'idea ultima del reale valore di ognuno di loro e ancora di più della bontà delle loro proposte programmatiche.
Come se dalle loro parole si dovesse formare la coscienza definitiva che il 6 e il 7 maggio dovrà guidare la mano (e la coscienza) dei votanti, in quell'urna che scotta di desiderio di cambiamento e di legittime aspettative, in questa stagione infame della politica nazionale, somigliante ad una veglia funebre, sulle spoglie fatiscenti di partiti politici voraci, agonizzanti sotto il peso delle proprie ingordigie, satolli di soldi, potere e maionese, al punto da esplodere.
Ieri sera là non c'erano partiti politici ma liste civiche. E poco importa se l'immaginario cittadino non riesce ad andare oltre i loghi e i fac-simili, troppo... simili a quelli che usano i partiti veri e propri, quelli che ricevono per legge i 'rimborsi elettorali' e che con quei soldi talvolta ci comprano diamanti, lingotti d'oro, lauree, protesi dentarie e mammarie, viaggi all'estero, escort, appalti, esseri umani, etc.
Che con quei soldi ci comprano pagine di giornale e... di televisione per convincerci che la vera piaga di questo Paese (l'Italia) è... Beppe Grillo. Se non ci fosse Beppe Grillo in questo mesto Paese (l'Italia) staremmo meglio e forse bene? Cazzo! Che danno immane riesce a fare un comico!
Ma torniamo a Gioiosa Marea e facciamo finta che la realtà locale sia effettivamente quella che farà vincere o perdere queste elezioni amministrative.
Sulla realtà locale si baserà il voto di chi nella 'realtà locale' ha i suoi punti di interesse. Esiste però una quota percentuale di votanti non direttamente coinvolti nei processi economici locali: sono quelli che producono il loro reddito nel terziario e che qua pagano solamente le tasse. Pagano e non guadagnano.
Saranno proprio quelli che determineranno il risultato finale, vale a dire chi dei 3 candidati sarà il nuovo sindaco di Gioiosa Marea? E' possibile. Il cosiddetto voto libero, di coscienza, d'opinione, di protesta, di disaffezione, gli incazzati potrebbero questa volta determinare la nuova corrente letteraria di Gioiosa Marea.
E chi dei 3 candidati avrà meglio degli altri interpretato i temi e i sentimenti dei suddetti elettori potrebbe, per una manciata di voti, prevalere sugli altri due.
E' possibile!?
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