DIPENDENTI REGIONALI, TREND DELLE PRESENZE IN CRESCITA
DIPENDENTI REGIONALI. CONTINUA IL TREND IN CRESCITA DELLE PRESENZE. ILARDA: “VERIFICA PRODUTTIVITÀ, INCENTIVI E VALORIZZAZIONE PROFESSIONALE”
PALERMO, 16 settembre 2008 – Continua il trend in discesa delle assenze dal servizio dei dipendenti regionali. I dati e il diagramma aggiornati sono pubblicati sul sito internet della Regione e sono eloquenti: negli uffici regionali c’è stato un vero e proprio crollo delle assenze per malattia pari addirittura al 57% rispetto al mese di maggio.
“Agosto è il mese delle ferie e il rilevamento - dice l’assessore alla presidenza Giovanni Ilarda - potrebbe non costituire da solo un test di sicura affidabilità, ma siccome conferma il trend discendente iniziato da quando è stata iniziato il controllo rigoroso del fenomeno, dimostra che la politica del fare ha centrato l’obiettivo, un fatto incontestabile, numeri alla mano”.
Ilarda si dice soddisfatto, soprattutto perché “a prescindere dai tanti cittadini che scrivono per attestare la loro approvazione, anche numerosi dipendenti regionali mi hanno invitato a proseguire nella direzione intrapresa. Segno che, come ho sempre ritenuto, la maggioranza dei dipendenti regionali è rappresentata da lavoratori seri, da persone corrette, stanche di essere additate come il simbolo dell’inefficienza dell’apparato pubblico”.
“È mio dovere e mia intenzione - continua l’assessore alla Presidenza - difendere con forza, all’interno e all’esterno, questi dipendenti, valorizzarne l’impegno e la professionalità, anche con opportune forme di incentivazione, economiche e di carriera. L’appiattimento e i premi a pioggia sono una delle principali cause della situazione in cui versa oggi l’amministrazione.”
Secondo Ilarda occorre passare ad una nuova fase, quella della verifica e dell’incentivazione della produttività che, spiega, “non significa soltanto quantità, ma anche qualità dei servizi, economicità e celerità, obiettivi per i quali è necessario individuare le più rilevanti disfunzioni di sistema e le principali aree di criticità, per agire sulle stesse con interventi strutturali”.
A tale scopo prevede anche la raccolta e la catalogazione, per tipologia e settore di amministrazione, delle segnalazioni che pervengono allo sportello del cittadino e delle imprese attraverso il numero verde (800.894.318) e la posta elettronica (cittadino@regione.sicilia.it) di recente istituzione. Un sistema che sarà utilizzato anche ai fini della individuazione dei fabbisogni effettivi di ogni singolo settore dell’amministrazione, individuazione necessaria per la formazione della pianta organica della Regione e per la mobilità del personale.
Senza tener conto dei 27.000 forestali (7000 addetti all’antincendio e circa 20.000 addetti alla forestazione) e dei dipendenti degli enti strumentali, il costo del personale regionale ha assorbito il 5,23% della spesa corrente, il 6,88% delle entrate tributarie e lo 0,91% del Pil siciliano.
“Per mia natura ascolto tutti, sono sempre disponibile a qualsiasi confronto e sarò sempre attentissimo alle osservazioni provenienti dalle organizzazioni sindacali, ma bisogna stabilire una volta per tutte, in una Sicilia dove i problemi socio-economici sono a tutti noti, se l’apparato pubblico si vuole che sia in funzione dei servizi da dare ai cittadini o in funzione di se stesso. La Regione ha svolto un importantissimo ruolo di ammortizzatore sociale, ma per la ripresa e lo sviluppo, bisogna tenere conto anche di altre necessità”.
Ilarda sottolinea, poi, i dati del rilevamento 2007 di Eurostat secondo i quali il tasso di disoccupazione per i giovani sotto i 25 anni in Sicilia sfiora il 40%, un record che non si registra in nessun’altra regione dell’Unione europea, nemmeno nei nuovi Stati membri dell’Est, mentre in ambito nazionale la Sicilia è la regione con il maggior numero di disoccupati.
“A fronte di un tale stato di cose una politica di gestione delle risorse umane realmente improntata a serietà è, oggi più che mai, indispensabile: da un lato per essere veramente credibili nel dibattito sul federalismo e dall’altro perché permettere sperperi e alimentare clientele è immorale e offende chi lavora e produce e chi ha bisogno. Su questi temi, per l’amore infinito della mia Terra, non accetterò mai compromessi e condizionamenti, da nessuno”.
Manlio Viola
(Fr. I. h. 13,50)
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