Gioiosa M.: sono veloci le ruspe o lenti i vincoli?

19 nov. 2008 - Che Gioiosa Marea è stata immessa tra le 'località siciliane ad alto potenziale turistico' si è già scritto. Se ci fosse bisogno citeremmo, a caso, l'ex deputato regionale Bartolo Speranza il quale, nella veste di assessore regionale alla cooperazione, sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana n. 53 del 24 novembre 2000 decretava: … "i sottoelencati comuni sono individuati come comuni ad economia prevalentemente turistica e città d'arte" (l’elenco è lungo): Gioiosa Marea, Brolo, Taormina, Capo d'Orlando, Oliveri, Patti, etc. Il decreto dell’assessorato al commercio in pratica era legato agli orari e ai giorni di apertura e chiusura dei negozi, allo svolgimento di fiere, mercatini, etc.. Niente a che vedere con i vincoli che il Dipartimento dei beni culturali e ambientali della Regione aveva messo sui beni architettonici della provincia di Messina e che a Gioiosa Marea ‘proteggevano’ l’ex Tonnara di S. Giorgio (provvedimento 98 del 9.2.83); la Torre di avviso (n. 447 del 9.2.84); Palazzo Natoli (n. 4495 del 24.11.89; l’ex Tonnara di S. Giorgio, ancora (n. 2652 del 2.11.90). Se la Torre di avviso e Palazzo Natoli ce l’hanno fatta a salvarsi, che sorte è toccata alla Tonnara è cosa risaputa… Non è stata vincolata abbastanza o non si è arrivati in tempo? Insomma, il vincolo è stato più lento delle ruspe o le ruspe più veloci del vincolo?

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