Spinto dagli 'amici' in un burrone, sulla SS 113, e creduto morto, è stato miracolosamente salvato dai Carabinieri.
(2/9/08) Andrea ha 24 anni. E’ di Falcone ma ha abitato a S. Giorgio di Gioiosa Marea e col suo motorino bislacco cerca di sbarcare il lunario, ogni giorno, come ha sempre fatto. Ieri si aggirava lungo le curve della SS 113, nei pressi della località “Sottomulino” (Tindari) dove aveva adocchiato uno scooter parcheggiato da giorni, forse abbandonato. Non ha resistito alla tentazione ed ha cercato di 'salvarlo' dall'abbandono. Ma ogni tentativo di metterlo in moto è stato vano. Andrea è un tipo ‘conosciuto’… e proprio nel frangente si trovano a passare alcuni suoi ‘amici’ (minorenni). “Ti aiutiamo noi a mettere in moto il Vespino”... E inducono Andrea a montarci sopra, costringendolo a dirigersi verso il burrone incombente, spingendo maliziosamente lo scooter fino a farlo cadere nello strapiombo. Uno scherzo davvero 'ben riuscito'. Al punto che credendolo morto se la danno a gambe, abbandonandolo nel burrone. Andrea, per ‘fortuna’, è ‘personaggio noto’ (non famoso) tanto che ai Carabinieri in perlustrazione, là giunti, non sfugge la presenza della motoretta di Andrea e capiscono che dove c’è il “jazzo c’è il coniglio'. E non si sbagliano. Chiamano Andrea a voce alta, a lungo, come si fa con un figlio temuto in pericolo; non si arrendono, lo chiamano per nome fino ad ottenere quella flebile risposta che basta a capire. I militari non perdono tempo, nel volgere di poco arrivano i Vigili del fuoco e un’ambulanza. Andrea è in fondo al burrone, stordito e con le gambe rotte. I Vigili del Fuoco dovranno calare lunghe scale e disboscare il terreno ma Andrea arriverà al Barone Romeo di Patti in tempo per essere salvato. ‘Ovviamente’ non farà i nomi dei suoi ‘amici’ ma l’intuito dei carabinieri non fallirà di certo. Loro sanno che dove c’è il ‘jazzo c’è il coniglio’ e li troveranno. Ma che vita è questa di Andrea? E che vita quella dei tre minorenni? E’ possibile che i loro tutori debbano essere i Cc. Loro si, sono tutori della legge. Ma Andrea (e pure i suoi 'carnefici' hanno bisogno di tutori per la vita. Di una vita che li allontani dal burrone e li spinga verso la speranza.
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