Gioiosa - Capo d'Orlando: questa costa quanto costa?

Martedi 7 novembre 2000, nel corso della XIII legislatura, il Senato della Repubblica svolgeva la seduta n. 945, presieduta dal vice presidente Domenico Fisichella. L’allora senatore radicale Piero Milio interrogava i Ministri dell'Ambiente e dell'Interno in merito a quanto venutosi a determinare “negli ultimi anni sul litorale compreso nei territori comunali da Capo d'Orlando a Gioiosa Marea (dove, ndr) si sono prodotti gravi sconvolgimenti dovuti soprattutto al depauperamento delle difese naturali, costituite in special modo dalla sabbia naturale trasportata dalle correnti marine adesso intercettata dal molo del porto di Capo d'Orlando, ad ovest del quale si è creata una spiaggia di vaste proporzioni”.
Stato di fatto ancor più aggravato “in conseguenza dei lavori per la difesa del lungomare Andrea Doria di Capo d'Orlando, finanziati dalla provincia regionale di Messina, per la cui realizzazione si e operato prelevando oltre 100.000 metri cubi di sabbia dall'accumulo di sopraflutto del porto”.
In quel periodo era già in corso di realizzazione il progetto, finanziato per circa 9 miliardi di lire dalla Comunita europea, di ampliamento della spiaggia prospiciente il lungomare di Capo d'Orlando per la direzione dei lavori dell'ingegnere Giorgio Sirito, prelevando enormi quantità di sabbia, quantificabili nell'ordine di centinaia di migliaia di metri cubi, dall'accumulo ad ovest del porto che, secondo quanto scriveva al sindaco di Brolo il 30 marzo 1994 lo stesso ingegnere Sirito, autore del «progetto di massima per la ricostruzione delle spiagge da Testa di Monaco alla Torre delle Ciavole», era stato previsto dovesse essere utilizzata per il ripascimento delle spiagge di Naso, Brolo, Piraino, ossia del litorale predetto. Il sen. Piero Milio chiedeva di sapere quali iniziative i Ministri interrogati intendessero adottare “per evitare che il prosieguo di tali lavori aggravi ulteriormente la gia precaria situazione del litorale tirrenico e con esso gli agrumeti e le abitazioni prospicienti, ricadenti nel territorio costiero compreso nei comuni di Capo d'Orlando, Naso, Brolo, Piraino e Gioiosa Marea, i cui danni non verrebbero certamente alleviati dalla provincia regionale di Messina perchè «fra le (sue) competenze non rientrano le spese di difesa costiera e del demanio marittimo», come si legge nella lettera del 17 dicembre 1996, protocollo 84720, a firma del «Dirigente del settore XIII» pro tempore inviata al signor Giuseppe Piccolo”.

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