Mi chiamo Francesca, ho una sorella più giovane di me e spesso, succede in tutte le famiglie, ci scambiamo vestiti e scarpe. Ho letto il vostro articolo sul calzolaio del nostro paese ed anche a noi a dire di mia sorella è successo un fatto che si può definire anche “simpatico” ma che io, proprietaria della scarpe ancora non riesco a digerire, forse sarebbe, più onesto dichiarare che ho difficolta “a digerire” soprattutto mia sorella. All’inizio della stagione estiva, le ho prestato un paio di scarpe cui tenevo moltissimo, mi aveva detto che le servivano solo per una sera, invece come al solito e dopo le mie “pressanti minacce”, pensava di resituirmele dopo tanto tempo con tutti i tacchi “consumati”. Mia sorella che sembra stupida ma non lo è, ha subito capito dal mio sguardo che doveva portali da un calzolaio per recuperarne l’usura. A questo punto la situazione si complica, le avrebbe portato dal nostro, nostro nel senso che dovrebbe operare a Gioiosa Marea, calzolaio per cambiare i tacchi e… ancora, è passato tanto tempo non riesce a recuperarle perché, il calzolaio non si trova e sembrerebbe che sbirciando dalla vetrina sarebbe stato tolto il bancone che faceva bella mostra di sè nella sua bottega. Litigo, ho litigato, urlo, mi arrabbio con mia sorella tutte le volte che la vedo, richiamando l’attenzione di mia madre che “pi mettiri a paci” si è messa alle calcagna del calzolaio, la mamma ha indagato ed indaga e dopo avere interrogato i vicini del calzolaio ha scoperto che il nostro simpatico amico compare, scompare, riappare,verso le ore 6 del mattino o verso la tarda serata. Cosa devo dire arrivata alle conclusioni ? mai più presterò le mie scarpe a chicchessia soprattutto a miaa sorella che “ consumandole” e vivendo a Gioiosa Marea non ha a chi, ca…lzolaio rivolgersi. Vi leggo da qualche giorno, grazie comunque Francesca.
Gioiosa M.: perchè non bisogna prestare le scarpe
Mi chiamo Francesca, ho una sorella più giovane di me e spesso, succede in tutte le famiglie, ci scambiamo vestiti e scarpe. Ho letto il vostro articolo sul calzolaio del nostro paese ed anche a noi a dire di mia sorella è successo un fatto che si può definire anche “simpatico” ma che io, proprietaria della scarpe ancora non riesco a digerire, forse sarebbe, più onesto dichiarare che ho difficolta “a digerire” soprattutto mia sorella. All’inizio della stagione estiva, le ho prestato un paio di scarpe cui tenevo moltissimo, mi aveva detto che le servivano solo per una sera, invece come al solito e dopo le mie “pressanti minacce”, pensava di resituirmele dopo tanto tempo con tutti i tacchi “consumati”. Mia sorella che sembra stupida ma non lo è, ha subito capito dal mio sguardo che doveva portali da un calzolaio per recuperarne l’usura. A questo punto la situazione si complica, le avrebbe portato dal nostro, nostro nel senso che dovrebbe operare a Gioiosa Marea, calzolaio per cambiare i tacchi e… ancora, è passato tanto tempo non riesce a recuperarle perché, il calzolaio non si trova e sembrerebbe che sbirciando dalla vetrina sarebbe stato tolto il bancone che faceva bella mostra di sè nella sua bottega. Litigo, ho litigato, urlo, mi arrabbio con mia sorella tutte le volte che la vedo, richiamando l’attenzione di mia madre che “pi mettiri a paci” si è messa alle calcagna del calzolaio, la mamma ha indagato ed indaga e dopo avere interrogato i vicini del calzolaio ha scoperto che il nostro simpatico amico compare, scompare, riappare,verso le ore 6 del mattino o verso la tarda serata. Cosa devo dire arrivata alle conclusioni ? mai più presterò le mie scarpe a chicchessia soprattutto a miaa sorella che “ consumandole” e vivendo a Gioiosa Marea non ha a chi, ca…lzolaio rivolgersi. Vi leggo da qualche giorno, grazie comunque Francesca.
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