Un articolo del 1976, su 'Prova Radicale', assegnava l’on. Salvatore Natoli al rango dei boss, definendolo ‘malfioso’, seguace delll’on. La MalfaAl concittadino on. Salvatore Natoli, ritengo venga riconosciuta una certa portata culturale e intellettuale, invece è stato definito ‘boss’ da Mario Signorino, su ‘Prova Radicale’, per assimilazioni che coinvolgevano personaggi discutibili e un intero sistema politico e partitico nazionale. Testualmente: “Una zona particolarmente turbolenta è Messina, controllata dal boss Salvatore Natoli, capogruppo alla Regione, passato dal PLI al PRI alla vigilia delle regionali del ‘67 insieme alle clientele della destra liberale. I suoi metodi sono talmente spregiudicati da portare, nel ‘72, alla formazione di fatto a Messina di sue partiti repubblicani. Appoggiato a spada tratta dalla “Gazzetta del Sud”, il quotidiano filofascista di Messina, Natoli realizza nel ‘72-73 a Gioiosa Marea un accordo con i fascisti della lista “Aquila”, e fa eleggere sindaco il
capolista dei fascisti, Magistro, ex consigliere provinciale e candidato per il MSI alle regionali. La maggioranza repubblican-fascista si rifiuta di votare un ordine del giorno di condanna della strage di Brescia e di convocare il consiglio in seduta straordinaria per protesta contro l’attentato all‘“Italicus”. I probiviri riconoscono fondata l’accusa a Natoli di “comportamento e mentalità fascista””. Ma la sentenza di espulsione dal PRI dell’on. Natoli, emessa il 9 dicembre ’74 dai probiviri, fu annullata dalla direzione nazionale il 27 dicembre ’74. Sono passati 32 anni dal 1976, in cui Mario Signorino definiva pesantemente l’on. Natoli (malfioso, boss e perfino mafioso senza la elle in mezzo) e assegnava a Gioiosa Marea e alla provincia di Messina connotazioni ‘turbolente’, sotto il controllo di un boss. E un boss è un boss. Non è mia intenzione trarre le difese di Natoli né di Gioiosa Marea ma prendo atto che l’on. Natoli fu reintegrato nel suo partito e la magistratura lo ha assolto da ogni accusa. Viceversa non sappiamo se Signorino abbia dovuto rispondere delle pesanti affermazioni fatte. (leggi l'articolo originale)
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