15 nov. 2008 - “Meglio avere paura, che paura e danno”. Bene direttore, mai titolo e occhiello furono più appropriati come nella circostanza dei due Salvatori di San Giorgio che hanno firmato il post con il loro volantino-manifesto “Paura e Maldicenza”. Ma non voglio stendermi sul lettino di Freud sul quale vengono psicanalizzati i residenti maldicenti. Ho letto sul suo blog che un cittadino da poco capitato a San Giorgio scriveva a Sicilia Tempo alla ricerca di informazioni e dati sul progetto di porto. E chi dovrebbe dargliele le notizie, che cerca e non trova, se non i due Salvatori visto che, oltre che in Capitaneria di Porto a Milazzo, anche all’Albo pretorio del comune di Gioiosa Marea dovrebbe essere esposto il progetto in modo che i cittadini, come previsto dalla legge, facciano le loro osservazioni? Mi propongo come informatore sul mio sito marebluefin, dove ho dedicato uno speciale “ Salviamo il mare di San Giorgio: salviamolo finché siamo in tempo!” corredato di dati e informazioni come la mappa, foto e piano economico e finanziario del primo progetto che ora mi dicono spostato più a Ovest nel secondo. Spero di non andare neanch’io, come cittadino scrittore informatore opinionista, nell’elenco dei detrattori.
E a quanti hanno un buco nella memoria (a quanti dormono ancora su quel lettino di Freud) vorrei ricordare quando i cittadini di San Giorgio manifestavano (foto manifestazione del 21/03/1999, sotto) contro il rifornimento all’ingresso del paese in zona torrente Monaci, al grido dello straniero invasore, colonizzatore Cafarelli Tindaro. “Giù le mani dalla spiaggia di San Giorgio! Non siamo sudditi!”. Altrettanto potrebbero dire oggi a chi li ha guidati allora in quella protesta di popolo che portò all’abbandono del progetto. Per il 'Comitato antirifornimento' firmava allora Salvatore Piraino spiegando le ragioni, a nome dei sangiorgioti, per le quali il rifornimento carburanti non s’aveva da fare. Erano ragioni socioeconomiche, ragioni di impatto ambientale e violazioni di legge. Come si fa a progettare e ad autorizzare un impianto di distribuzione carburanti mare-terra alla foce di un torrente? (Ci si chiedeva allora e per tutti se lo chiedeva l’attuale Vice Sindaco Salvatore Piraino). Il torrente Monaci, infatti, risulta in tutte le planimetrie catastali e negli ultimi 60 mt. è privo di argini; inoltre il pontile mobile per il rifornimento delle imbarcazioni è stato previsto proprio sulla foce dello stesso torrente. Non è stato tenuto in alcuna considerazione il Piano di utilizzo delle spiagge, regolarmente adottato dal Consiglio comunale di Gioiosa Marea ed approvato dalla Capitaneria di Porto di Milazzo, che si accinge a rilasciare la concessione del terreno demaniale su cui dovrà sorgere l’impianto di distribuzione carburanti. Si precisa che l’area interessata dall’impianto è destinata a zona pesca e quelle adiacenti a libera balneazione. Questo ed altro possiamo leggere nella documentazione che le invio in allegato. Ci furono anche gli esposti alla Procura della Repubblica c/o tribunale di Palermo e di Patti, furono raccolte 300 firme di cittadini residenti, sottoscrissero eminenti cittadini di San Giorgio, come Giuseppe Molica e Cicirello Giovanni, che insieme al Piraino Salvatore ribadivano il no al rifornimento carburanti sull’arenile mare di San Giorgio, perchè in contrasto con la legislazione vigente in materia, con le norme urbanistiche, con la volontà popolare. Mi chiedo perché i residenti che invocano oggi le stesse ragioni – soprattutto quella della volontà popolare, le altre si vedranno a carte scoperte – e vestono i panni del Salvatore anni ’99 sono maldicenti? Chiedono solo di giocare a carte scoperte! E visto che ci hanno già scippato il museo del mare tonnara di San Giorgio e ci hanno regalato la merda a mare, perché come comune a San Giorgio sversiamo a mare senza depurare e pretendono che paghiamo il canone depurazione dichiarato incostituzionale in assenza di depuratore e a ricordo della tonnara ci hanno messo una targa che ricorda i resti? E' legittimo temere il danno! Da allora a oggi sono cambiati i piani e le ragioni o forse gli affari? (Giuseppe Alibrandi)
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Nelle pagine che seguono pubblichiamo tutta la documentazione citata nell'articolo e trasmessaci dallo scrittore di S. Giorgio, Giuseppe Alibrandi (clicca sui link per leggere)
S. GIORGIO: PETIZIONE POPOLARE DEL 2 GENNAIO 2001
UN RIFORNIMENTO CHE NON S’HA DA FARE
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