Gioiosa M., 21 dic 2008 – All’imbocco della cosiddetta strada alternativa che passando dall’hotel Capo Skino, svoltando a sinistra, oltrepassando le cancellate di Villa Messina consente di colleg
arsi con Patti c’è un palo metallico al quale sono fissate due tabelle: una indica Messina, l’altra (circolare) è un divieto d’accesso rivoltato. A cosa servirà? Mah! E chi li avrà messi? Il transito è regolarmente aperto e una pala meccanica staziona in un piccolo spiazzo a sinistra, all’ingresso della stradella. Eseguirà quotidiani lavori? Quanto costano e chi li paga? E perché?Sull’altro versante analogo palo e tabelle, solo che la freccia indica (ovviamente) Palermo. Il fondo stradale di quella che denominiamo via del Capo è oltremodo scivoloso, spesso invaso da
fanghiglia e pietre, qualche volta da massi che cadono dall'alto, non avendo a monte alcun tipo di contenimento. Questa dovrebbe essere la soluzione ormai ‘istituzionale’ all’endemica situazione di isolamento cui la SS 113 di Capo Skino assoggetta il traffico sulla strada statale che non è solo fruita dai gioiosani ma da chiunque voglia percorrere a 360° la Sicilia.
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