Gioiosa Marea, 23 genn 2009 – “Lo svincolo è una strada in salita”. Questa è la sentenza del sottosegretario di Stato alle Infrastrutture Giuseppe Maria Reina, catanese, classe 1954, ex funzionario pubblico, sposato e padre di due figli, a lungo esponente della DC prima e dell' UDC dopo, a suo tempo assessore e consigliere comunale per il Comune di Misterbianco ed assessore provinciale per la Provincia di Catania.
“Sono una persona franca - ha detto l’on Reina - e in quanto tale ho l’obbligo di dirvi che lo svincolo autostradale, come alternativa alla SS 113, è una strada in salita, decisamente difficile da percorrere”.
E con questo il sottosegretario, eletto deputato alle elezioni politiche del 2006 come esponente del Movimento per l'Autonomia, uomo della provvidenza in questa difficile e ingarbugliata matassa che è la faccenda legata alle frane e alla transitabilità sulla strada statale 113 tra Capo Calavà e il Falconaro di Piraino, ha di fatto spento le speranze dei fautori, ‘eliminando’ una delle ‘alternative’ più gettonate nel concitato panorama delle ‘strade alternative’ alla SS 113 tra Gioiosa Marea e Piraino, indispensabile per potere tornare a spostarsi in automobile, in direzione Messina, dove in atto una frana blocca il transito il località Capo Skino, ‘mitico’ luogo delle frane malefiche.
Se un risultato ha dato il Consiglio comunale congiunto tra i comuni di Piraino è Gioiosa Marea è il forte richiamo di politici e rappresentanti delle istituzioni che non ha, però, fatto venire meno il vizio della passerella agli stessi politici, intervenuti numerosi e pronti a portare la propria solidarietà e dell’amministrazione rappresentata, assicurando pieno appoggio qualora, in mancanza di risposte soddisfacenti, si dovessero richiedere le maniere forti (vale a dire scioperi, proteste varie e clamori).
“Non perdiamo il vizio - ha detto con parole scandite - l’on. dell’MPA Carmelo Lo Monte. Avevamo detto niente vetrina ma è finita a passerella”. Ergo, tirarsi indietro rinunciando ad un intervento, sarebbe stata un’occasione persa per bacchettare i ‘vizi’ della politica.
Tornando al sottosegretario Reina, assieme all’assessore regionale Sorbello, il politico più atteso, al quale a quanto pare sono legate tutte le speranze di avere risposte alla domanda di potere tornare a circolare in macchina, da parte dei cittadini di Gioiosa e Piraino, ha praticamente confermato la necessità di interventi strutturali, di là da venire, in ogni caso legati alla progettualità definitiva.
“Mi chiedo – ha detto Reina – dov’è stata la classe politica in questi ultimi 40-50 anni”, come dire che tanto è vecchia la questione delle frane sulla SS 113 tra Gioiosa e Piraino, ed ha scandito il suo impegno e quello dello Stato, nonché della Regione del presidente Lombardo, con due diversi (ma paralleli) finanziamenti di 5 milioni e di 2 milioni di euro, per rimettere in sesto la SS 113 nel tratto di Capo Skino dove sono in ‘vigore’ due frane, una stantia, del 2004, l’altra più fresca ma non di giornata, del 2008.
Il tutto, a conti fatti, senza trucchi né inganni, entro il 2009, entro l’anno, insomma. Prendere o lasciare. “Anche perché - ha detto l’on. Reina - ormai l’Unione europea non vuole più sentire parlare di interventi ‘tampone’ “e chiunque venisse a dirvi qualcosa di diverso vi starebbe prendendo in giro, non sarebbe una persona seria”.
“Lo svincolo è una strada in salita ed io non faccio false promesse. Le altre due, vale a dire i 5 e i 2 milioni per il ripristino della SS 113, sono una cosa seria. Non ci pioverà. Così come non ci pioverà sulla galleria. Entro il 2009 avremo risolto i problemi derivanti dalle due frane del 2004 e del 2008 e daremo almeno respiro, e intanto l’Anas porterà avanti lo studio di fattibilità della galleria e il progetto definitivo”.
La galleria - infatti sarebbe l’alternativa allo studio dell’Anas, sulla quale non dovrebbero esserci dubbi né motivi di diffidenza, ha detto l’on. Reina. Questo è quanto.
Molica Colella Domenico
“Sono una persona franca - ha detto l’on Reina - e in quanto tale ho l’obbligo di dirvi che lo svincolo autostradale, come alternativa alla SS 113, è una strada in salita, decisamente difficile da percorrere”.
E con questo il sottosegretario, eletto deputato alle elezioni politiche del 2006 come esponente del Movimento per l'Autonomia, uomo della provvidenza in questa difficile e ingarbugliata matassa che è la faccenda legata alle frane e alla transitabilità sulla strada statale 113 tra Capo Calavà e il Falconaro di Piraino, ha di fatto spento le speranze dei fautori, ‘eliminando’ una delle ‘alternative’ più gettonate nel concitato panorama delle ‘strade alternative’ alla SS 113 tra Gioiosa Marea e Piraino, indispensabile per potere tornare a spostarsi in automobile, in direzione Messina, dove in atto una frana blocca il transito il località Capo Skino, ‘mitico’ luogo delle frane malefiche.
Se un risultato ha dato il Consiglio comunale congiunto tra i comuni di Piraino è Gioiosa Marea è il forte richiamo di politici e rappresentanti delle istituzioni che non ha, però, fatto venire meno il vizio della passerella agli stessi politici, intervenuti numerosi e pronti a portare la propria solidarietà e dell’amministrazione rappresentata, assicurando pieno appoggio qualora, in mancanza di risposte soddisfacenti, si dovessero richiedere le maniere forti (vale a dire scioperi, proteste varie e clamori).
“Non perdiamo il vizio - ha detto con parole scandite - l’on. dell’MPA Carmelo Lo Monte. Avevamo detto niente vetrina ma è finita a passerella”. Ergo, tirarsi indietro rinunciando ad un intervento, sarebbe stata un’occasione persa per bacchettare i ‘vizi’ della politica.
Tornando al sottosegretario Reina, assieme all’assessore regionale Sorbello, il politico più atteso, al quale a quanto pare sono legate tutte le speranze di avere risposte alla domanda di potere tornare a circolare in macchina, da parte dei cittadini di Gioiosa e Piraino, ha praticamente confermato la necessità di interventi strutturali, di là da venire, in ogni caso legati alla progettualità definitiva.
“Mi chiedo – ha detto Reina – dov’è stata la classe politica in questi ultimi 40-50 anni”, come dire che tanto è vecchia la questione delle frane sulla SS 113 tra Gioiosa e Piraino, ed ha scandito il suo impegno e quello dello Stato, nonché della Regione del presidente Lombardo, con due diversi (ma paralleli) finanziamenti di 5 milioni e di 2 milioni di euro, per rimettere in sesto la SS 113 nel tratto di Capo Skino dove sono in ‘vigore’ due frane, una stantia, del 2004, l’altra più fresca ma non di giornata, del 2008.
Il tutto, a conti fatti, senza trucchi né inganni, entro il 2009, entro l’anno, insomma. Prendere o lasciare. “Anche perché - ha detto l’on. Reina - ormai l’Unione europea non vuole più sentire parlare di interventi ‘tampone’ “e chiunque venisse a dirvi qualcosa di diverso vi starebbe prendendo in giro, non sarebbe una persona seria”.
“Lo svincolo è una strada in salita ed io non faccio false promesse. Le altre due, vale a dire i 5 e i 2 milioni per il ripristino della SS 113, sono una cosa seria. Non ci pioverà. Così come non ci pioverà sulla galleria. Entro il 2009 avremo risolto i problemi derivanti dalle due frane del 2004 e del 2008 e daremo almeno respiro, e intanto l’Anas porterà avanti lo studio di fattibilità della galleria e il progetto definitivo”.
La galleria - infatti sarebbe l’alternativa allo studio dell’Anas, sulla quale non dovrebbero esserci dubbi né motivi di diffidenza, ha detto l’on. Reina. Questo è quanto.
Molica Colella Domenico
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