Su Facebook 'Quelli che' tifano Maraffa

SUL NETWORK PIU' IN VOGA DEL MOMENTO UN APPELLO AL SINDACO DI GIOIOSA MAREA AFFINCHE' RESPINGA LE DIMISSIONI DELL'ASSESORE MARAFFA
18 genn 2009 – Facebook non smette di sorprendere e di arricchire le sue funzioni, pure suscitando perplessita e polemiche, come nel caso dei profili intestati a boss e mafiosi, tra i quali Totò Riina. 'Presenze' che hanno mosso l'opinione pubblica e le istituzioni. A Gioiosa Marea, però, Facebook ‘scende’ al livello della politica locale e lo fa col gruppo “Quelli che chiedono a Spanò di NON accettare le dimissioni di Maraffa”, buona causa (com’è nel linguaggio di Facebook). La buona causa starebbe nell’intercedere presso il sindaco di Gioiosa Marea, Ignazio Spanò, affinché NON accetti le dimissioni presentate appena ieri dall’assessore al turismo, sport e spettacolo, Franco Maraffa (articolo sotto). Amministratore del gruppo "Quelli che..." è Marcello Catalfamo e di esso fanno parte, al momento, 15 membri tra i quali: Andrea Mattia Maraffa, Elisa Nardo, Nino Mirabile, Salvo Giamo, Miriam Russo, Marcello Siligato, Maria Molica Lazzaro, Giuseppe Buzzanca, Alessio Forzano, Filippo Olivo, Nicola Molica, Davide D'Amico, Marco Molica Colella, Silvano Magistro. Accanto ai diretti componenti si 'muovono' gruppi affini che con l’assessore Maraffa hanno 'punti di contatto', sia professionale che umano e sociale. Tra questi Zabriskie Point - Pink Floyd tribute band. Da oggi, dunque, il dibattito politico si sposta dalla piazza reale a quella virtuale, sempre ricca di ‘spunti’ originali e interessanti. E non è detto che da quella piazza non possa avviarsi un dibattito capace di andare ben oltre la 'NON accettazione' delle dimissioni dell’assessore Maraffa. Dimissioni che molto probabilmente non saranno accolte dal sindaco, dovendosi credere che la politica possa avere nel malinteso il suo punto debole e nel chiarimento il suo punto di forza. La solidarietà in termini umani è destinata a supportare e dare conforto nei momenti soccombenti, ma è pur vero che dalla comunicazione on line sono sorti grandi movimenti sociali e nella comunicazione (e basta) grando movimento umani.

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