03/11/2009 – Le prime avvisaglie di un altro inverno ‘da viaggiare’ sulla SS 113 di Capo Calavà si sono avute ieri pomeriggio poco prima delle ore 18, quando l’auto condotta da M. S. di 54 anni di Gioiosa Marea è stata ‘rivoltata’ dal vento che, in giornate come quella di ieri, è sempre impetuoso e infido. Così è successo che la donna, di ritorno da Patti, giunta in prossimità del traforo di Capo Calavà si è vista la macchina letteralmente ribaltata dal vento. Fortissima la paura ma pochi i danni alla persona, che se l’è cavata con ammaccature varie e qualche graffio.Sono intervenuti i Vigili del Fuoco del distaccamento di Patti che hanno provveduto a rimettere in piedi la vettura.
Non è la prima volta che in quel tratto accade qualcosa di simile. Quando il vento è particolarmente impetuoso, infatti, proprio quel tratto diventa oltremodo pericolo e può accadere che le vetture vengano a trovarsi in difficoltà, sospinte verso i bordi della strada se non capovolte.
E’ l’ennesimo ‘indizio’ della necessità che la SS 113 ha di essere ‘coadiuvata’ da una strada alternativa che sia meno pericolosa della statale, tra Capo Calavà e Falconaro di Piraino, e della cosiddetta pista di emergenza che al momento, da alcuni anni, sopperisce alla chiusura della SS 113 di Capo Skino.
Alternativa che solo l’autostrada potrebbe offrire, con la realizzazione dello svincolo conteso.
Anche ieri, per la cronaca, malgrado la buona volontà non c’è scappato il morto.
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