DIVIETO DI BRUCIARE RESIDUI VEGETALI. SPANÒ: “IL CONSIGLIO COMUNALE NON LASCERÀ I CITTADINI IN BALIA DI NORME IRRAGIONEVOLI”

Facendo seguito all'azione avviata a Gioiosa Marea dall'avv. Vincenzo Amato, artefice di una presa di posizione contro la recente normativa di matrice 'europea' che sancisce il divieto di bruciare i residui vegetali agricoli, il sindaco Ignazio Spanò, facendosi interprete del "dissenso dei cittadini verso tali norme, come testimoniato dalla sottoscrizione in massa di una petizione popolare avviata recentemente proprio da Gioiosa Marea e finalizzata ad ottenere l’abrogazione della citata normativa" investe il Consigli comunale della questione e promette il ricorso a "strumenti normativi di competenza comunale per eliminare i disagi e le anomalie"

Gioiosa Marea (Me), 20/10/2011 - Di recente è prepotentemente balzato all’attenzione dell’opinione pubblica il divieto di bruciare nei campi i residui vegetali agricoli, introdotto dalla direttiva comunitaria n. 2008/98, recepita dal D.lgs n. 205 del 13/12/2010 il cui art. 13 stabilisce che paglia, sfalci e potature, nonché altro materiale agricolo o forestale naturale non pericoloso, se non utilizzati nel ciclo produttivo agricolo, sono da considerare rifiuti e di conseguenza, anche alla luce delle indicazioni pervenute dalle autorità competenti e segnatamente dal Corpo Forestale della Regione Siciliana, la loro combustione sul campo costituisce illecito smaltimento di rifiuti punito con pesanti sanzioni penali (arresto da tre mesi a un anno o ammenda da duemilaseicento ad euro ventiseimila)...
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