Nino Scardino, ciao fratello

Ritratto di Antonino Scardino, una 'perla di galantuomo', sorriso gentile e saluto fraterno
La foto è tecnicamente ‘no buona’ in quanto scattata dal ‘vivo’ contro il portaritratti. Il soggetto è, invece, eccezionale perché ritrae una vecchia conoscenza, un amico di tutti a Gioiosa Marea, un uomo buono e grande lavoratore. Si tratta del caro, indimenticato Nino Scardino, raffinato calzolaio a Gioiosa Marea, con 'bottega' sulla scalinata della Stazione, a pochi metri dal laboratorio di analisi cliniche del dott. Carmelo Pizzino. Nino Scardino, classe 1937, fu furiere a Brindisi. Finito il servizio militare tornò in quello che fu sempre il suo angolo di vita, Gioiosa Marea, dove si distinse come una ‘perla di galantuomo’, per la sua serietà, la correttezza, la risata squillante ma sincera e gioviale. Fu un bravo artigiano e la sua famiglia, cinque figli e una brava moglie accanto, descrivono un ritratto di elevata dignità umana e sociale. Anche apprezzato come raccontatore di barzellette, Nino Scardino, ci ha lasciati nel 2002. Memorabile il suo pessimismo, che si ‘materializzava’ nel gioco dello ‘Stop’: continuando a passare di mano per mancanza di buone carte, vittimisticamente si lamentava con l’ironica frase: “M…, faccio una vita para pagando dieci”. Dieci lire, infatti, era la posta (una ‘marca’), ogni qualvolta si saltava il proprio turno (si passava). Rimane vivo il suo inconfondibile saluto: “Ciao fratello”!

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