Contro gli schiamazzi si attiva la Procura
(31 ago '08) Per gli schiamazzi di Taormina l'autorità giudiziaria ha avviato le indagini, relativamente a luoghi e locali pubblici chiassosi, attraverso le forze dell’ordine, l’Arpa e il monitoraggio delle strade e dei locali autorizzati e non all’uso di apparecchiature amplificatrici, intrattenimento serale e notturno. Se Taormina è la ‘maglia rosa’ del turismo siciliano (seguita da varie Perle, Oasi, Coste e Paradisi) è pure giusto che guidi il tour del ‘nuovo mondo’, in cui una nuova cultura faccia da bussola al turismo che verrà. Dopo le denunce, e la maxirichiesta di risarcimento di 500.000 euro, la Procura della Repubblica si attiva, anche sulla scorta delle numerose violazioni che le forze dell'ordine hanno rilevato e segnalato (alla Procura). Si dice che i gestori di alcuni locali pubblici abbiano addirittura ingaggiato ‘piccole vedette tirreniche’ col compito di avvertire dell’eventuale avvistamento di forze dell’ordine e ‘facce sospette’ di rappresentare l’ordine e la legge, nei paraggi. Allo stesso tempo i tecnici dell' "Arpa", l’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, ha avviato i rilievi tecnici di competenza e se Dio vuole si scenderà nel ventre di una ‘cultura’ che non esita a legittimare la tortura dei decibel (di troppo) e delle notti insonni, col conforto ‘morale’ di avere salvaguardato (?) l’economia locale e qualche dozzina di posti di lavoro: ci riferiamo a coloro che sono occupati in aziende che si servono di animazioni varie e amplificatori ad ‘alta fedeltà’. ‘Paladini’ (con cariche pubbliche) di una ‘cultura del turismo’, a nostro avviso ormai consunta o più vecchia della cucca, che nell’identificare gli schiamazzi col divertimento non dimostrano di avere scelto tra l’oasi del divertimento (appunto) e quella della tranquillità, della pace e del silenzio. Ma continuano a propagandare con queste 3 parole i loro borghi e le loro borgate.
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