Nel 2007, lo scorso anno, furono 30 le località siciliane assegnatarie delle Vele che la Guida Blu di Legambiente e Touring Club Italiano attribuisce sulla base delle valutazioni effettuate dalla Goletta Verde, ossevando l’analisi e la descrizione complessiva dell’ambiente, dei beni culturali, del paesaggio, della cultura enogastronomica, etc.
Nel nostro comprensorio furono assegnate: Capo d’Orlando (3 vele), Gioiosa Marea (3 vele), Lipari (3 vele), Patti (3 vele), Piraino (2 vele), Sant’agata di Militello (3 vele). Tanto per dare un’idea di raffronto: San Vito Lo Capo (4 vele), Santa Marina Salina (5 vele), Sciacca (2 vele), Taormina (3 vele), Termini Imerese (2 vele), Ustica (3 vele).
Quest’anno la situazione non è stata altrettanto favorevole per la nostra cittadine mentre per Piraino è stata disastrosa, considerata l’attribuzione della Bandiera Nera da parte di Legambiente.
Legambiente, nata nel 1980, è l'associazione ambientalista italiana più diffusa sul territorio con circa 1000 gruppi locali, 20 comitati regionali, più di 115.000 tra soci e sostenitori. Tra i suoi interessi generali la salvaguardi dell'ambiente è prioritaria. È riconosciuta dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare come associazione d'interesse ambientale; è inoltre riconosciuta dal Ministero degli Affari Esteri come ONG di sviluppo.
In tale contesto Goletta Verde svolge la campagna estiva di informazione e sensibilizzazione sullo stato di salute del nostro mare. Dal 1986, ogni estate, il battello ambientalista compie il periplo delle coste italiane prelevando e analizzando centinaia di campioni d’acqua ed eseguendo su ognuno le analisi previste dalla legge. La diffusione dei risultati delle analisi dei luoghi visitati viene resa nota in tempo reale
ed ha l’obiettivo di evidenziare la complessità dei temi legati al mare: dalle attività di pesca alle attività turistiche, dalla nautica al cabotaggio, dalla cementificazione selvaggia delle coste alla loro erosione.
E’ ovvio che l’attribuzione di ‘maglie nere’ e la diffusione delle ‘magagne’ che ne hanno determinato l’assegnazione è in grado di condizionare l’appeal delle località destinatarie. Non si possono, dunque, avere dubbi sulla correttezza con cui queste negatività vengono ‘sanzionate’.
Ma se gli obiettivi della campagna sono quelli sopra esposti forse un ulteriore fiflesso potrebbe derivarne come modello di inversione virtuosa delkla rotta, sia per imprimere una svolta di regolamentazione all’uso delle imbarcazioni da diporto turistico sia per determinare una forte svolta di riqualificazione della pesca e dei fondali in un’area resa assai povera da vari fattori, che non riteniamo di dovere approfondire.
E, sia ben chiaro, questo non è un tentativop di ‘sanzionare’ Legambiente. Tuttaltro. E’ forse un appiglio salvifico, un appello. Dove altri fallisco noi ci siamo riusciti.
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