ACQUA IN BOCCA: IL COMUNE DI GIOIOSA MAREA COLTIVA IL CREDITO SULLA BOLLETTA DELL’ACQUA E TROVA CHI GLIELO INNAFFIA!

Gioiosa Marea, 16/07/2010 - di Giuseppe Alibrandi - Carissimo direttore, le ultime vicende sulla bolletta dell’acqua nel Comune di Gioiosa Marea, a firma di Raffaele Iannello sul suo blog in data 15.05.2010, mi hanno fatto venire in mente il cabaret di alcuni anni fa quando noi due in giro per i teatri della Sicilia e del Nord, sotto l’insegna del Centro studi don Milani, con campi di lavoro e spettacoli promuovevamo le fortune del nostro sud, quello delle campagne di Madoro e Scarpiglia senz’acqua nel comune di Patti, e proponevamo al pubblico di spiegarci la differenza tra mafia e clistere, chissà ve ne fosse una!
Non tutti riuscivano a indovinare, eppure la risposta, a portata di mano, era quella tra acqua in bocca e acqua in culo... Entrambi volevamo innalzare il livello di consapevolezza civica dei nostri compaesani o compatrioti, che dir si voglia, invitandoli a non essere omertosi e complici per non restare vittime degli autori dell’ingiustizia sociale e di chi ti vuol servire, metaforicamente inteso, un bel clistere.

Differenza, credo, che a loro spese hanno imparato a conoscere i gioiosani, non tutti, o meglio gli utenti del servizio idrico integrato i quali, nel corso di quel consiglio comunale di cui ci informava Raffaele Ianniello hanno scoperto quanto ad acqua di non stare meglio dei sangiorgioti, anzi di stare nella stessa barca: anche la loro acqua non era potabile, tra lo stupito e lo stupefatto, i consiglieri comunali si son sentiti dire dagli ineffabili impiegati comunali, presenti a quel consiglio, il dott. Colica responsabile dei servizi amministrativi e il
segretario comunale dott. Giovanni Matasso che cercavano di spiegare agli ignari gioiosani, vittime di quel metaforico clistere, che non potevano godere dello sconto sulla bolletta dell’acqua che il neo assessore ai Tributi, Piraino Salvatore, si apprestava a concedere ai contradaioli sangiorgioti, recalcitranti e in cerca di giustizia davanti alla CTP e al Giudice di Pace, per convincerli una buona volta a pagare!


Anche a noi! Avrebbero avanzato i consiglieri gioiosani per quelli di Gioiosa Centro! A voi no! E’ stata la risposta di chi tiene la cassa comunale e di fronte a certe pretese più responsabile del Vicesindaco, benefattore dei suoi compaesani sangiorgioti. E perchè no?
Perchè Uffici e amministatori comunali – Acqua in bocca! – avrebbero nascosto la notizia dell’acqua inquinata ai cittadini interessati che non avrebbero presentato alcun ricorso nei termini dovuti per la riduzione sulla bolletta. Ora gongolano per aver messo al riparo delle mire dei gioiosani l’erario comunale! Il Comune, come è stato consigliato ai suoi Amministratori comunali, in cerca di un parere alla Corte dei conti siciliana coltiva il credito e trova chi glielo innaffia!

Ecco, caro direttore, i nostri amministratori ci hanno tolto il mestiere di cabarettisti-educatori, occupano la scena e recitano a soggetto prendendosi tutte e due le parti: la parte dell’acqua in bocca e la parte del clistere, attivo s’intende! Un copione che tanti di noi cittadini, compresi quelli che pagano e ricorrono, abbiamo denunciato alla Magistratura, sperando che le nostre denuncie non si volatilizzino nel porto delle nebbie di via degli Orti scomparendo nei meandri carsici degli uffici giudiziari!

Ad essere violato non è il diritto di cronaca - per il quale giustamente il suo blog giorni fa è rimasto a bocca chiusa – ma il diritto dei cittadini ad essere informati e il dovere dei nostri amministratori a informarci: il diritto alla salute, per il quale i denuncianti abbiamo ipotizzato, in più di un esposto-denuncia, che “ questo comportamento, oggettivamente omissivo, tenuto conto dello svolgersi della vicenda, rientra in un più complessivo modo di procedere che vede come protagonista il comune di Gioiosa Marea nella persona del dirigente dell’area tecnica ing. Francesco Ballato ” che è quello di continuare a mettere in atto condotte lesive della salute dei cittadini negando loro di essere messi a conoscenza sui parametri dell’acqua eccedenti i valori di norma – cloruro 2632,6 al palazzetto dello sport e 617,6 a villa Consolo; sodio 465,6 a villa Consolo e i 229,4 al palazzetto dello sport; solfato 311,7 e durezza 130,8 a villa Consolo; residuo secco 3107 a villa Consolo e 1116 al palazzetto dello sport – Questi dati, che si riferiscono al 2008, non ce li ha forniti certamente il dott. Ballato che a fronte di una mia duplice richiesta, rivoltagli anche attraverso il difensore civico dott.ssa Serenella rispondeva con quel calibrato clistere confezionato all’interno degli uffici comunali - la questione relativa all’acqua erogata ai cittadini di San Giorgio “ è un fatto interno tra gli uffici comunali” – una consegna che infrangeva il vicesindaco, allora assessore all’Acquedotto, nei panni del valoroso San Giorgio Robin Hood ora passato all’Assessorato ai Tributi a “siggersi la munita” ma che aveva promesso di sanare la situazione dell’acqua malata con l’impianto di filtraggio al carbonio. L’avete visto?

E chissà se consiglierà di lavare la faccia dei bambini con l’acqua minerale dopo aver usato quella dell’acquedotto comunale, come fa lui da bravo papà meglio che da assessore! E’ stato l’assessore Piraino, armi e bagagli, a passarci le informazioni dovute sullo stato presente delle acque, ma dopo il 2008 nuovamente tutti “ Acqua in bocca” – come voliti che sia prufissuri, a situazioni è sempre a stissa! - Compreso il sig. Sindaco che ai gioiosani Centro e ai Sangiorgioti ha confezionato quell’altro clistere comunale delle ordinanze emesse negli anni passati – scrive l’assessore della sua Giunta Vicesindaco Piraino l’11 novembre del 2008 prot. 18313 – mai revocate e pertanto sempre valide”.

Alla squadra comunale si è aggiunto anche il dott. Giuseppe Pipitò, del Servizio Igiene Pubblica Distretto di Patti, che sembra aver scambiato fischi per fiaschi mandandoci- a nostra richiesta – anzichè i dati delle analisi chimicobatteriologiche delle acque potabili 2009, le istruzioni raccomandazioni che si inviano agli amministratori-tecnici da farsi per migliorare e tenere sotto controllo la qualità dell’acqua. E’ l’ultimo anello di una congiura del silenzio che si salda a quel disegno di copertura della cassa comunale, a danno della salute pubblica dei sangiorgioti e dei gioiosani, a difesa dei quali esiste pure un art 328 del C.p. contro le omissioni d’ufficio. E per il 2009 come siamo messi ad acqua? Chiamassero gli amministratori i Consumatori siciliani di Calabria e gli facessero vedere come siamo messi con i parametri: tanto garantirà Lui per noi, visto che non ci vogliono far mettere il naso nelle carte!

E in tutta questa vicenda ci dispiace di non aver capito il ruolo dei Consumatori siciliani che, anzichè cercare con il Comune un accordo su come farsi pagare dai contribuenti, avrebbe dovuto promuovere ricorsi a tutela della salute dei cittadini utenti e sul cui ruolo alleghiamo un comunicato stampa, forse poco letto perchè poco diffuso tra gli stessi cittadini-utenti, scoperto cercando in Internet e che desidero proporre all’attenzione dei lettori del blog, in attesa di riprendere il discorso sulle struttura della bolletta dell’acqua gioiosana, di cui i confezionatori si guardano di dirci il prezzo in omaggio alla trasparenza degli atti amministrativi che Consumatori siciliani dovrebbe pretendere per tutelare i suoi soci e gli utenti consumatori!

Giuseppe Alibrandi

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