Gioiosa Marea, 09/09/2009 - Ripubblichiamo tutta la questione relativa all'acqua 'potabile' a Gioiosa Marea nel momento in cui il sindaco ritiene di 'ammonire' i cittadini 'brandendo', con un manifesto murale, esosi interessi da pagare, come avviene già per l'ICI in caso di erroneo o tardivo pagamento. Gli interessi di morosità raggiungono percentuali elevatissime, tali da mettere in seria difficoltà i cittadini e costituire un balzello insostenibile. Ciò si ripropone a due settimane dall'approvazione, da parte del Consiglio comunale, degli 'sgravi' propugnati con forza da due battagliere consigliere di maggioranza, Basilia Aragona e Carmelita Lisciandro, assieme al gruppo di minoranza. Sgravi che sono stato osteggiati da una buona parte della maggioranza: ed ecco i risultati.
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Gioiosa Marea, 4 febbraio 2009 – La questione riguarda l’erogazione dell’acqua ‘potabile’ nel comune di Gioiosa Marea e può essere sintetizzata nell’atto ‘finale, ovvero nel dispositivo della sentenza del Giudice di Pace di Patti; sentenza ottenuta dall’avv. Ylenia Faranda, con studio a S. Giorgio di Gioiosa Marea, che ha condotto brillantemente in porto l’intrigata vicenda della effettiva potabilità dell’acqua a S. Giorgio e dei relativi risvolti di natura economica (abbattimento del 50%). Il ricorso era stato avviato dal prof. Giuseppe Alibrandi nel 2006 e portato avanti con richieste di chiarimento e carte ufficiali, coinvolgendo uffici del Comune e il difensore civico e quindi il giudice di pace. In realtà la vicenda risale agli anni '60. Ora l'atto finale, con la sentenza, che sancisce la non potabilità dell’acqua e il conseguente rimborso all’utenza dei maggiori costi sino ad oggi sopportati. Gia nel 1968 la questione era arrivata in Parlamento con una interrogazione dell’on. Savero D’Aquino.
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